La sublocazione decolla col franchising

«Complicare è facile, semplificare è difficile», diceva il grande designer Bruno Munari. Una massima che Francesco Zeni, 40 anni, fondatore di Stanza Semplice, ha tradotto in pratica con un business in franchising lineare e intuitivo, specializzato nel subaffitto di stanze a studenti universitari. «Stanza Semplice è nata nell’agosto 2013 a Trento – spiega -. Volevo prendere un appartamento in affitto in città e provare a subaffittarlo; non è stato facile, perché all’epoca la sublocazione non era conosciuta, né incoraggiata, né normata. Quando però sono riuscito ad attivare la prima, ho capito che il gioco valeva la candela: nell’arco di poche ore ero riuscito a esaurire tutte le quattro stanze dell’appartamento».

Zeni ha via via perfezionato il sistema, con la media di un appartamento al mese fino a marzo 2015: «In quei primi due anni molte persone che avevano notato sui social il mio lavoro, mi avevano già chiamato da tutta Italia, proponendomi di collaborare con loro. Ho allora deciso di scalare il business al di fuori di Trento, attraverso l’affiliazione commerciale in franchising in altre città universitarie. Dopo vari passaggi fiscali, assicurativi e soprattutto normativi – non c’era ancora una regolamentazione chiara del settore – . Nell’arco di pochi mesi Stanza Semplice è partita nelle prime città e da lì è iniziata l’avventura imprenditoriale. Oggi siamo presenti in 29 località».

Con questo modello di business, il privato, se è proprietario dell’immobile tale rimane, l’affiliato di Stanza Semplice ne diventa conduttore e lo studente subconduttore. Inizialmente l’idea era di affittare a studenti e giovani lavoratori, ma da subito Zeni aveva compreso che solo un posizionamento verticale e ristretto su un target in forte crescita e solvibile come quello studentesco poteva migliorare un business accessibile: «Per affiliarsi – spiega – non occorre essere degli esperti in campo immobiliare. Servono spirito imprenditoriale, passione per il settore, buone doti relazionali. In poche settimane, grazie al know-how che Stanza Semplice trasferisce con la formazione iniziale, si è pronti per iniziare. A parte la fee d’ingresso di 8mila euro, bisogna investire almeno 75mila euro per imbastire 5-6 operazioni nell’arco di poco tempo e generare cash flow operativo. Seguendo il nostro metodo di lavoro, che tiene sotto controllo i rischi d’impresa e i costi di gestione, si riesce a generare una ebitda interessante anche per gli investitori più esigenti». Detto dei vantaggi per gli affiliati, Zeni riassume quelli per gli studenti: «I nostri subconduttori accedono al club Stanza Semplice, hanno una card che garantisce una formula all inclusive – pagano una cifra e quella è, senza sorprese -, non si intestano utenze, non pagano cauzione, hanno a disposizione appartamenti ristrutturati, con arredi nuovi e organizzati in maniera specifica per la vita degli studenti, hanno manutenzioni incluse, convenzioni con esercizi pubblici, contratti individuali e solo stanze singole, niente spese di agenzia, impianti sicuri, assicurazione, gestione di scadenze e adempimenti: studenti e famiglie devono solo pagare il canone e non pensare ad altro».

Un business nel quale è fondamentale saper fare rete: «Collaboriamo molto con le agenzie immobiliari, che in alcuni casi decidono di affiliarsi al nostro sistema e in altri collaborano con noi trovandoci gli immobili e facendo da mediatori tra noi, che siamo i conduttori, e i proprietari. Che a loro volta sono ottimi interlocutori, specialmente se dispongono di immobili grandi e non vogliono interfacciarsi con le agenzie: possiamo trattare direttamente noi con loro e acquisire l’immobile in locazione per tanti anni».

https://www.stanzasemplice.com/franchising