Il mastodontico progettista di chip, da parte di SoftBank, si preannuncia una vera e propria bonanza, per Wall Street. In precedenza i banchieri avevano suggerito che la quotazione di Arm avrebbe potuto valutare l’azienda tra i 30 e i 70 miliardi di dollari. Ma ora SoftBank starebbe puntando all’estremità superiore di questa fascia, mirando a una valutazione tra i 60 e i 70 miliardi di dollari. Il motivo: l’aumento dell’interesse per i chip AI. La tecnologia di Arm è presente in quasi tutti gli smartphone del mondo, ma sono le sue offerte avanzate per le applicazioni cloud e AI – tra le più costose e redditizie del settore – a far girare la testa. Nel complesso, Arm spera di raccogliere circa 10 miliardi di dollari dalla quotazione, il che la renderebbe una delle più grandi quotazioni tecnologiche di sempre.
SoftBank, che ha acquistato Arm per 32 miliardi di dollari nel 2016, è desiderosa di ottenere una vittoria dopo alcuni costosi investimenti in startup e questa quotazione potrebbe essere l’occasione giusta. Per prima cosa, giganti del settore come Nvidia e Intel sarebbero in trattative per diventare grandi “anchor investor”, il che potrebbe alimentare ulteriormente l’interesse. Inoltre, in una fase di stasi delle IPO, gli investitori affamati di IA potrebbero puntare su uno dei più importanti debutti sul mercato dell’anno.
Alcuni dirigenti di Arm avrebbero parlato di una valutazione di 80 miliardi di dollari, ma potrebbe essere un’ipotesi remota. Infatti, anche se si prende il rapporto valore d’impresa/vendite – un parametro di valutazione chiave – di un’azienda leader come Nvidia e lo si applica ad Arm, si prevede che l’azienda possa ottenere solo 67 miliardi di dollari. Data la leadership di Nvidia nel settore, è difficile immaginare che Arm possa superarla, e sarebbe un’impresa se ci si avvicinasse.