Dietro la correzione ci sono le debolezze dei titoli growth

Trimestre da dimenticare per il gruppo giapponese SoftBank Group che chiude il periodo con una perdita netta di 1,44 trilioni di yen (13,4 miliardi di dollari) a causa della riduzione di investimenti e a causa della pandemia di coronavirus. Il dato si confronta conuna perdita netta di 127,2 miliardi di yen che il gigante giapponese della tecnologia ha registrato nello stesso periodo dello scorso anno.

La holding finanziaria ha anche riportato una perdita operativa di 1,35 trilioni di yen nei primi tre mesi di quest’anno, un forte calo rispetto all’utile operativo di 214,6 miliardi di yen dell’anno precedente. Per l’ultimo esercizio finanziario concluso il 31 marzo, SoftBank ha registrato una perdita netta di 961,6 miliardi di yen, in netto contrasto con un utile netto di 1,4 trilioni di yen dell’anno precedente. Il gruppo ha inoltre registrato una perdita operativa di 1,36 trilioni di yen per l’anno in corso, a fronte di un utile operativo di 2,07 trilioni di yen dell’anno precedente, mentre le vendite sono salite dell’1,5% a 6,19 trilioni di yen.

La società ha dichiarato anche che il suo fondo Vision Fund sostenuto dall’Arabia Saudita, che si concentra sulle start-up tecnologiche, ha subito una perdita di investimento di 1,8 trilioni di yen a causa principalmente “dell’impatto dello scoppio del nuovo coronavirus”.

Il gruppo, il cui fondo ha investito in 88 startup, ha registrato perdite per 9,7 miliardi di dollari sulla società Uber, che si occupa di ride-hailing, e sulla sola start-up WeWork, la società con sede negli Usa che lo scorso gennaio ha ricevuto da Swisse Life l’incarico di ristrutturare un edificio a Milano, acquistato da Bnl Paribas e che, come scriveva Schroders a dicembre, “ha dovuto bloccare la propria quotazione, non essendo riuscita ad attirare sufficiente interesse, nemmeno a prezzo scontato. 

SoftBank ha presentato a marzo un piano per vendere fino a 4,5 trilioni di yen di attività per ridurre i suoi debiti ed espandere i riacquisti di azioni per sostenere il suo prezzo delle azioni. Il gruppo ha rifiutato di fornire previsioni per l’esercizio in corso fino a marzo 2021 a causa dell’incertezza del contesto economico.