La medicina più efficaceè la parola del farmacista

Ci sono farmaci, quelli da banco, che si possono comprare online. Ma c’è qualcosa che sul web non potrai mai trovare: il farmacista, vero valore aggiunto della farmacia. Cosmofarma Exhibition di Bologna, che ogni anno riunisce aziende e operatori del mondo della farmacia per condividere progetti e innovazioni, dal 12 al 14 aprile rende omaggio al ruolo del farmacista e all’importanza cruciale del suo rapporto con il cliente – paziente: di qui il nuovo claim “Le relazioni al centro”. «È inevitabile che il farmacista abbia la propria attività digital» dice il direttore di Cosmofarma Roberto Valente, «che abbia un sito web, un profilo Facebook, che dialoghi con i clienti via Whatsapp. Fino a quando il digitale è inteso come un’estensione della persona del farmacista va benissimo, il punto è non delegare al digitale e alle tecnologie quello che è il suo vero valore aggiunto». Anche i numeri dimostrano l’importanza del ruolo del farmacista: una media di 250 persone al giorno entrano in ognuna delle 19mila farmacie in tutto il Paese. Il che significa che ogni giorno quasi cinque milioni di italiani vanno in farmacia. «Ognuno di loro arriva con il proprio bagaglio di paure, curiosità, incertezze, desiderio di sapere» osserva Valente, «a volte con la semplice volontà di prendere un prodotto e di andar via, ma in tante altre occasioni arriva e chiede, ha bisogno di una parola».

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Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


Il direttore di Cosmofarma Roberto Valente: «Il farmacista deve saper ascoltare e raccontare. Un attore ci insegnerà a farlo al meglio»

E qui interviene il ruolo del farmacista, consigliere di cui il cliente deve potersi fidare: «A volte non basta dire: la pastiglia va presa lontano dai pasti» sottolinea il direttore di Cosmofarma, «ma si deve cercare di capire perché ha quello sfogo sulla pelle, guardarlo in faccia, se ha un colorito un po’ verdognolo informarlo sulla possibilità di fare degli esami di approfondimento sulla situazione del fegato. Questo non significa che il farmacista possa sostituirsi al medico, però può davvero svolgere un ruolo importante». Il farmacista è un punto di riferimento per tanti: «Per esempio chi ha una malattia cronica ed è uscito dall’ospedale» mette in evidenza Valente, «sa che tutti i giorni lo trova lì in farmacia, e può chiedere un consiglio. Il farmacista per essere all’altezza del compito deve saper ascoltare e raccontare, due temi che tratteremo a Cosmofarma». La manifestazione di Bologna quest’anno punta su metodi innovativi per accompagnare i farmacisti in un percorso di crescita professionale. «Insegneremo l’ascolto con il coinvolgimento di un attore» annuncia il direttore di Cosmofarma, «perché di fatto l’attore deve sviluppare una sensibilità all’ascolto. Indossa una sorta di maschera, si lascia alle spalle tutte le proprie problematiche ed è totalmente dedicato a chi gli sta di fronte. Se ha il pubblico vicino, a modo suo deve saper ascoltare la reazione del pubblico, capire se lo segue oppure no». Anche per approfondire il tema del racconto Cosmofarma ha organizzato una proposta intrigante: «Abbiamo coinvolto la scuola Holden, che dal punto di vista dello storytelling ha molto da insegnare» rimarca Valente, «ci spiegheranno quale può essere la modalità migliore per costruire un racconto, ciò che serve al farmacista per coinvolgere il cliente. Deve sapergli spiegare cosa c’è dietro un prodotto: per esempio un’azienda che fa ricerca, è attenta agli ingredienti, alle materie prime, a produrre in modo sostenibile con un packaging riciclabile». Tutti elementi che aggiungono valore al prodotto: «In questo modo il farmacista potrà dire al cliente: ecco perché è meglio questo prodotto da 15 euro rispetto a quest’altro da 10. Non fosse andato in farmacia non glielo avrebbe detto nessuno» conclude Valente.