Qualche tempo fa il co-fondatore di Celo, Sep Kamvar ha detto durante una conferenza: “Una tecnologia è una storia con le ali”. Una bella frase, non c’è dubbio, ma anche una frase che significa più di quanto possa sembrare in primissima battuta.
Partiamo da una storia. Conoscete quella de Il Lorax? Il Lorax è un personaggio un po’ scontroso, dagli occhi grandi e dai baffi prorompenti, guardiano della foresta e protettore degli alberi, la cui frase più famosa è: “Io sono il Lorax. Parlo per gli alberi. Parlo per gli alberi, perché gli alberi non hanno lingua”. Quando ero piccolo, questa era la mia storia preferita, ma oggi, leggendola più attentamente, ho capito che il Dr. Seuss, lo scrittore e fumettista che l’aveva creata, in realtà stava raccontando la tragedia dei beni comuni, il problema economico del consumo eccessivo e dell’esaurimento delle risorse condivise.
Ma qual è la storia del Lorax?
Vale la pena rinfrescare la memoria: tutto inizia quando il Once-ler arriva in città e inizia a tagliare alberi per produrre i Thneeds, prodotti di foglie intrecciate, oggetti inutili che diventano in men che non si dica desideratissimi da una clientela improvvisamente “bisognosa”. Il Lorax cerca di fermarlo, perché il Once-ler sta uccidendo gli alberi di Truffula e costringe le specie animali di Brown Bar-ba-loot, Swomee-Swans e Humming Fish a lasciare i loro habitat naturali. Il Once-ler si sente in colpa, ma “gli affari sono affari e gli affari devono crescere”.
Così, il Once-ler esaurisce le risorse della città. Non ci sono più Thneeds e il Lorax vola via attraverso un buco nello smog, lasciandosi dietro soltanto un mucchio di rocce con una sola frase criptica: “A meno che”. Quando, anni dopo, un ragazzino fa visita al Once-ler, il messaggio diventa chiaro: “A meno che qualcuno come te non se le prenda moltissimo a cuore, le cose non andranno meglio. Niente andrà meglio”.
Prendere a cuore le cose è importante, ma non per stare in piedi su un ceppo e urlare. Avere a cuore le cose è importante quando la preoccupazione è diretta a ricostruire un sistema che tenga conto del valore di Truffula Trees e dei suoi abitanti, Brown Bar-ba-loot, Swomee-Swans e Humming Fish, quando anche qualcuno avido come il Once-ler sceglie di preservare piuttosto che di estrarre.
Ma torniamo alla nostra storia. Quando il Lorax si interroga sulla domanda di Thneeds, il Once-ler risponde che è arrivato un tizio e “l’ha comprato volentieri per tre e novantotto”. Quindi i Thneeds hanno un prezzo di mercato; la conservazione degli alberi e la protezione di Bar-ba-loots, Swomee-Swans e Humming-Fish no. Se il Once-ler può guadagnare 3,98 dollari per ogni Thneed, il Lorax può urlare quanto vuole a favore della natura, ma il Once-ler continuerà a tagliare e segare. Ma cosa succederebbe se il denaro dipendesse dalla salvaguardia dei beni naturali? Cioè se invece di produrre Thneeds, la famiglia Once-ler piantasse altri alberi di Truffula, pulisse gli stagni e garantisse la sicurezza dei pesci e degli animali e per questo venisse pagata?
Finanza rigenerativa e finanza decentralizzata
Anche se è solo una storia, siamo di fronte a un esempio di ReFi, la finanza rigenerativa. In breve, con la ReFi il denaro digitale (criptovalute, stablecoin, ecc.) viene utilizzato per progettare nuovi sistemi finanziari in grado di creare prosperità per tutti. Un ulteriore passo in avanti nella finanza decentralizzata (DeFi) e un’opportunità multimiliardaria per aziende, sviluppatori e governi di tutto il mondo, per avere successo facendo del bene.
La ReFi è un’idea bellissima: re-immaginare il sistema finanziario utilizzando gli strumenti che l’umanità ha attualmente a disposizione per tenere meglio conto delle esigenze di tutte le parti interessate, attuali e future. Dà un prezzo alle esternalità, facendo pagare chi crea esternalità negative (come il Once-ler) e premiando chi crea esternalità positive (come il Lorax, che parla a nome degli alberi).
La ReFi sembra hippie, ma non è contraria alla crescita o al progresso. Non è contro nulla. È un nuovo modello finanziario che include e rigenera le persone come individui con talenti unici, le comunità come centri economici e la salute e la biodiversità degli ecosistemi globali. I partecipanti vogliono accelerare lo sviluppo di nuove tecnologie positive per il pianeta attraverso una migliore misurazione del valore e un miglior sistema finanziario.
Cos’è Celo, l’ecosistema blockchain carbon negative
L’idea nasce da Sacred Economics di Charles Eisenstein. Se si sostiene il denaro con più cose che si vogliono vedere nel mondo, di quelle cose se ne otterranno di più. A titolo di esempio, prendiamo uno dei beni di capitale naturale che potrebbero sostenere una valuta: le foreste tropicali come bene finito e prezioso (si potrebbero anche scegliere fonti di acqua pulita, ecosistemi a rischio, ghiacciai o emissioni di carbonio). Così, sarebbero l’asset di riserva, come l’oro è il bene di riserva del dollaro. La differenza è che l’oro può essere fuso in lingotti, conservati in qualche cassaforte “segreta” e facilmente contati, mentre le foreste tropicali devono rimanere nel luogo in cui si trovano per essere preziose e sono molto più difficili da controllare. L’economia rigenerativa consisterebbe nell’utilizzare questi beni economici (chiamiamoli valute digitali) da parte dei paesi ricchi che, ad esempio, devono compensare il proprio disboscamento e altre azioni con un impatto negativo sul pianeta per “restituire” valore alla natura. Si tratterebbe di NFT forestali che possono essere comprati, venduti e scambiati, in un numero finito e trasparente.
Credo che stiamo per entrare nell’Estate della ReFi: le persone vogliono partecipare a qualcosa di più concreto, che sfrutti gli strumenti del Web3 per avere un impatto sul modo in cui l’umanità opera. È quello che stiamo facendo con Celo, l’ecosistema blockchain carbon-negative progettato per essere accessibile e utilizzabile da chiunque abbia uno smartphone, ovunque nel mondo. Già oggi Celo prevede di sostenere le sue criptovalute con il 40% di asset ancorati al capitale naturale – come i forest NFT e gli L-Mark di Ledgard – nella Celo Reserve nei prossimi quattro anni. Si tratta di un enorme segnale di domanda al mercato: costruite cose buone per il pianeta e noi compreremo i token.
Oggi in Celo lavoriamo con la convinzione che il denaro programmabile darà vita a nuovi modelli economici e che la modifica delle caratteristiche del denaro (possibile perché il denaro è solo una tecnologia) può portare a un mondo più bello. Quando tutto è aperto, la liquidità non ha fedeltà e la tecnologia di ogni blockchain continua a migliorare: rappresentare qualcosa di valore e costruire una comunità attorno a essa potrebbe dare un vantaggio competitivo fondamentale in un mondo multi-catena.
Avete visto? La nostra storia ha messo le ali.
Oped ispirated by Packy McCormick: Building a Regenerative Economy