Il consuntivo del mercato borsistico italiano – oggi Euronext Milano – per il 2022 sul fronte del numero di nuove quotazioni è decoroso, con ben 31 collocamenti al listino, a fronte di 23 delisting dalla borsa italiana. Già: ma a quale listino? All’Euronext Growth, l’ex Aim, ossia il mercato delle piccole e medie imprese, il mercatino, dove sono sbarcate 26 matricole su 31. Dall’altro fronte, invece – quello dei delisting – i nomi delle società che se ne sono andate via sono ben più altisonanti: Exor, Cerved, La Doria, Assiteca, Falck Reneawebles, Cattolica, Carige, Atlantia… Tutte grandi aziende. E se il 2023 è iniziato con una bella quotazione al Growth – Deodato.Gallery – la mazzata di un altro delisting pesante si è fatta sentire subito: Cnh Industrial, che ha deciso, forse riflettendo la notoria indifferenza dell’azionista di riferimento Exor-Agnelli per l’Italia e l’italianità, che le basta essere quotata a New York ed è inutile perdere tempo col “borsellino” milanese. Patriottismi a parte, Cnh non sbaglia.

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Un altro pezzo lascia la borsa italiana

Il comunicato con cui il colosso del veicolo agricolo ha annunciato la sua decisione parla chiaro: “Dopo approfondite considerazioni e analisi, il management e il Consiglio di Amministrazione della Società hanno concluso che i suoi azionisti potranno trarre maggiori benefici dal listing sul solo Nyse. Oggi la società è dual-listed e le azioni di CNH Industrial sono scambiate sia a New York sia a Milano. Il dual listing è stato adottato nel 2013, quando Cnh Global N.V., quotata negli Stati Uniti, si è fusa con Fiat Industrial SpA, quotata a Milano, per formare Cnh Industrial N.V. Nel gennaio 2022, Cnh Industrial N.V. ha scorporato le sue attività On-Highway creando Iveco Group N.V., una società quotata esclusivamente a Milano. Dallo spin-off, la maggioranza degli scambi sul titolo Cnh Industrial si è progressivamente spostata sul NyseE, evidenziando che la quotazione sui mercati Usa è più in linea con il nuovo profilo di business della Società e con la sua base di investitori. Concentrare le negoziazioni in un unico mercato consentirà di migliorare la liquidità del titolo e di porre maggiore attenzione verso gli investitori, semplificando ulteriormente l’assetto della Società e i requisiti regolamentari.

“Il Consiglio di Amministrazione e il management di CNH Industrial ringraziano Euronext Milano. fecita la nota aziendale – per essere stata una piazza di negoziazione per le nostre azioni per 10 anni e guardano con fiducia al proseguimento della quotazione presso il Nyse”. Ma che gentili.