TFR FONDI PENSIONE

Secondo il decimo report annuale di Itinerari Previdenziali, intitolato “Investitori Istituzionali Italiani: Iscritti, Risorse e Gestori per l’Anno 2022”, emerge un quadro sorprendente dell’evoluzione del mercato previdenziale italiano. Nonostante le crisi economico-finanziarie degli ultimi 15 anni, il patrimonio degli investitori istituzionali è cresciuto in modo significativo, passando dai 142,85 miliardi di euro del 2007 ai 278,75 miliardi del 2022, registrando un notevole incremento del 95%.

Patrimonio investitori istituzionali italiani 14,6% del PIL

L’incremento del patrimonio degli investitori istituzionali italiani è un fenomeno assolutamente degno di nota. Dal 2007, nonostante le turbolenze finanziarie, il patrimonio è quasi raddoppiato. Circa l’80% di questo patrimonio è gestito direttamente o indirettamente da professionisti del settore, segnando una tendenza in crescita costante negli ultimi anni.

Esprimendo il patrimonio in percentuale del PIL, si osserva che il patrimonio dei fondi pensione negoziali, casse privatizzate, fondazioni di origine bancaria e forme di assistenza sanitaria integrativa rappresenta il 14,6% del PIL italiano. Questo valore cresce al 51% se si includono anche il welfare privato, come compagnie di assicurazione del settore vita, rami I, IV e VI, fondi aperti e PIP (Piani Individuali di Risparmio). Questi dati evidenziano il peso significativo del mercato istituzionale italiano nell’ambito economico nazionale.

Previdenza complementare, un successo globale

Nell’ambito della previdenza complementare, che è il settore più facilmente comparabile a livello internazionale, l’Italia occupa il 12° posto nella classifica dei fondi pensione stilata dall’Ocse su 38 paesi. Se si considerano anche i paesi al di fuori dell’area Ocse, l’Italia si posiziona al 13° posto. Questi risultati pongono l’Italia in una posizione di rilievo nel panorama internazionale, superata solo da potenze economiche come gli Stati Uniti, il Regno Unito, l’Australia, l’Olanda, il Canada, il Giappone e la Svizzera.

«Se si considera che il rapporto tra il patrimonio dei fondi pensione e il PIL è pari al 9,7%, quando in molti altri paesi supera il 50%, risulta evidente come il nostro sia un mercato già molto interessante, ma con alte potenzialità di sviluppo, soprattutto se verranno implementate le necessarie riforme in termini di fondo di garanzia per le microimprese e le pmi (eliminato dal governo Prodi/Damiano nel 2007) e la revisione fiscale prevista nella delega» è il commento del Professor Alberto Brambilla, presidente del Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali.