Forte dei più recenti successi di cui è stata fautrice – come la firma di governo tra il Gruppo Adler e la Israel Innovation Authority, e gli accordi tra Biesse Group e startup innovative israeliane che diedero vita anche al primo Lab Italia Israele sull’industria 4.0 – Roberta Anati, CEO di AdlerInlight Technology Observatory, l’osservatorio nato per unire industria e innovazione sul territorio italiano creando un asse con Israele, prosegue nel suo ambizioso progetto di ricerca e diffusione dell’innovazione nel settore industriale rivestendo un nuovo ruolo da protagonista nell’attuazione di due nuovi match imprenditoriali che si sono concretizzati oggi nella firma di due importanti accordi, nel corso della visita del Ministro degli Esteri Luigi Di Maio a Tel Aviv, insieme a Gianluigi Benedetti, Ambasciatore Italiano a Tel Aviv, e al Ministro degli Affari Esteri Israeliano Gabi Ashkenazi.
Il primo accordo, scientifico-industriale, nasce da un’opportunità individuata dall’Osservatorio Tecnologico AdlerInlight di Tel Aviv e vede l’incontro tra Adler Plastic, leader mondiale nel settore automotive, e la startup israeliana Sonovia Tech con la sua Nanotecnologia Sonovia caratterizzata da proprietà antibatteriche e antivirali (anche certificate Covid-19) applicabile sui tessuti. Cogliendone la bontà dell’innovazione, Roberta Anati ha reso possibile l’inizio di un processo di proof of concept sui tessuti di produzione Adler. I primi ottimi risultati ottenuti da laboratori certificati sono valsi a Adler l’esclusiva dell’utilizzo della nanotecnologia sui tappetti e tessuti interior per tutto il settore mobility: automotive, aviation, treni e autobus.
Il secondo accordo ha come core il potere innovativo della stampante 3D sviluppata dalla startup israeliana Massivit e dedicata a grandissimi format ad una rapidissima velocità di stampa con performance eccezionali e con un centro di sviluppo di nuovi materiali sostenibili.
Grazie al prezioso supporto e alla competenza di Roberta Anati, Roberto Selci – Owner & CEO di Biesse Group e Erez Zimmerman – CEO di Massivit, hanno siglato un accordo unico nel suo genere che verte sullo studio e sviluppo di una macchina ibrida Biesse/Massivit, sull’utilizzo e commercializzazione della Stampante 3D nel settore dell’arredo di interni, nonché sullo sviluppo comune di materiali sostenibili e di nuova generazione per il mercato di referenza, portando quindi ad un rapporto a 360 gradi tra innovazione e industria.
In questi due importanti progetti trova effettivo compimento proprio ciò per cui ha preso vita l’Osservatorio AdlerInlight: unire industria e innovazione nell’asse Italia-Israele.
Il fondamentale lavoro di analisi e l’eccezionale abilità nel creare rete di Roberta Anati, fanno di lei una professionista capace non solo di progettualità ma anche di concretezza: lo stringere alleanze in Israele, il valorizzare la ricerca e il favorire l’apertura dei confini ne sono un tangibile esempio e risultato.
“Alla base dei progetti che realizzo e che sostengo c’è sempre l’esigenza di collegare innovazione e industria, individuando le necessità del mercato per trovare gli elementi più idonei a creare, supportare e integrare una concreta e progressiva trasformazione per le aziende che vogliono competere e avere successo nell’attuale e futuro ambito dell’innovazione. – commenta Roberta Anati – Nasce da qui la mia più recente intuizione che ha trovato forma in INLIGHTER, un modello di business che ha come obiettivo quello di ‘accendere’ nuove opportunità alle innovazioni già presenti e in uso nelle aziende, sfruttandone tutto il potenziale con l’applicazione in settori diversi rispetto a quello di riferimento.” INLIGHTER è la prima azienda al mondo che permette agli imprenditori di valorizzare nei tempi giusti il loro know how esclusivo al di fuori del loro core business. Grazie alla trentennale esperienza tecnologica, finanziaria e di networking di Roberta Anati, INLIGHTER si configura come aggregazione di professionalità per sviluppare nuove opportunità di business sfruttando le innovazioni tecnologiche in nuovi settori, portando il valore aggiunto dell’ecosistema israeliano di mercato e di finanza.