Nuova proprietà e nuova guida. Nel giro di pochi mesi, Irca cambia tutto. Alla fine dell’anno scorso, l’acquisizione da parte del fondo di private equity Carlyle. Quindi,di recente, l’arrivo del nuovo amministratore delegato, nella persona di Paolo Perego, manager di lungo corso con comprovata esperienza internazionale nel settore wines&spirits dove ha fatto le fortune di colossi come Campari e Bacardi. A lui, che per questo ruolo lascerà appunto l’incarico di responsabile di Bacardi Europa per rientrare in Italia, toccherà proiettare nelle sfide future un’antica eccellenza tricolore del settore agroalimentare come Irca, azienda lombarda con quasi un secolo di storia alle spalle e un’expertise di prim’ordine nel segmento della produzione di ingredienti e semilavorati per la pasticceria, la panificazione, i mercati della ristorazione e, dal 2014, anche nella produzione di gelati.
Fondata nel 1919 a Gallarate dalla famiglia Nobili, Irca, nel giro di 5 generazioni, è diventata leader in Europa grazie a un portafoglio prodotti che vanta circa 2mila referenze destinate a clienti industriali, panetterie, ipermercati, gelaterie di circa 80 Paesi e che nel 2016 ha portato ad un fatturato superiore ai 250 milioni. Con la cessione alla società Carlyle Group, specializzata nell’alternative asset management, i fondatori di Irca hanno puntato a trovare i mezzi necessari per garantire all’azienda una crescita sostenuta, in Italia e all’estero, e sviluppare pienamente le sue potenzialità. La famiglia continuerà ad essere rappresentata nel CdA da Bruno Nobili, attuale direttore generale ,mentre Roberto Nobili, a.d. uscente, dopo circa 40 anni ha scelto di fuoriuscire da Irca: «Difficile lasciare un’azienda che è stata legata da generazioni alla mia famiglia – queste le sue dichiarazioni – sono comunque fiducioso che, con Carlyle, Irca potrà affrontare le sfide future e cogliere le grandi opportunità che il mercato ci sta offrendo sul piano della crescita».