Tra il pessimo 2018 e l'inizio 2019 da record, nulla è cambiato per i costi

Che il 2018 sia stato un anno da dimenticare per i rendimenti di tutte le asset class di investimento è ormai un concetto assodato. E che il primo semestre del nuovo anno abbia fatto registrare una ripresa da record, altrettanto. Eppure i conti non sembrano tornare. Sembra propri che sia così, leggendo i risultati dell’analisi svolta dal Centro Studio Tosetti Value pubblicati oggi in anteprima dal Sole 24 Ore

In Italia le principali 10 case di investimento hanno mantenuto un rendimento del 6,1% in entrambi i periodi senza che le commissioni fisse abbiano subito alcuna flessione. Tali costi sono stati superiori alla media europea dell’1,455%

Lo studio mette a confronto l’andamento delle performance e delle commissioni fisse (ongoing charge) nel corso dei due differenti periodi: il 2018 e il primo semestre di quest’anno.

Una comparazione che prende in esame i numeri di 250 case di investimento europee, compresi i fondi Ucits, sia attivi che passivi. Fuori dal raggio del centro studi Tosetti Value: i fondi monetari e i fondi gestiti da controllate non europee. 

I calcoli svelano che l’anno scorso, mediamente, i rendimenti delle 30 più importanti società hanno subito un calo del 5,6%. La ripresa record che ha caratterizzato il primo semestre dell’anno in corso ha, invece, raggiunto una media del +9,5%. Ben quattro punti di distanza che, però, non hanno sostanzialmente impattato sulle commissioni ricorrenti pagate dalla clientela che l’anno scorso hanno avuto una media del 1,05% rispetto al 1,04 registrato nei sei mesi di inizio 2019. 

Peggio che andare di notte se ci si affaccia sul Bel Paese, dove le principali 10 case di investimento hanno mantenuto un rendimento del 6,1% in entrambi i periodi senza che, spiega il Centro Studio Tosetti Value, le commissioni fisse per la clientela abbiano subito alcuna flessione. Non solo. Tali costi sono stati superiori alla media europea dell’1,455%

L’interessante studio con cui il Sole 24 Ore oggi apre la sua prima pagina, compie un altro interessante confronto tra il rendimento del gestore e quello degli investitori. L’esempio preso in esame è quello del fondo BlackRock European Equity Income A2 Eur nel quale, nell’arco degli ultimi cinque anni, il money weight (il margine ottenuto dall’investitore) ha guadagnato un +8,89% a fronte di uno stellare 21,47% registrato dal time weighted, ossia il ricavo del gestore. 

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