
Il colosso dell’intelligenza artificiale Nvidia vola in borsa nel giorno della presentazione dei risultati del secondo trimestre. A fare da traino sono stati i ricavi che sono più che raddoppiati nel secondo trimestre rispetto al 2022, passando da dai 6,7 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno a 13,5 miliardi di dollari. Gli utili sono passati dai 656 milioni di un anno fa a poco meno di 6,2 miliardi di dollari. La pubblicazione dei risultati è avvenuta a Borse chiuse durante la trimestrale, dalla quale emerge che Nvidia ha superato le aspettative degli analisti. Ma non è mancato un rimbalzo alla borsa di Wall Street. L’azienda prevede un ulteriore incremento delle vendite fino a circa 16 miliardi di dollari.
“Una nuova era informatica è cominciata. Le aziende di tutto il mondo stanno passando dal calcolo generico al calcolo accelerato e all’intelligenza artificiale generativa”, ha affermato Jensen Huang, fondatore e Ceo di Nvidia.
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Come è andata la giornata in borsa in attesa della Fed
Se per il colosso del tech è stata una sessione positiva in Europa le borse non possono dire di essere andate bene. La Borsa di Milano chiude la seduta in calo con il Ftse Mib, l’indice di riferimento, in ribasso dello 0,45% a 28.107 punti. Frenano le banche, a eccezione di Finecobank che ha guadagnato lo 0,6%, uno dei pochi titoli che si è mantenuto in territorio positivo. Bene anche Eni (+0,57% e Italgas (+0,78%). La peggiore è stata Iveco (-3,9%), Stm ha perso il 2,58%, giù Unicredit (-2,17%), Mps (-0,94%). Gli investitori aspettano i commenti dal simposio sulla politica economica della Fed a Jackson Hole e restano cauti. Troppo cauti, tanto da cambiare volto a una seduta iniziata in terreno positivo: a fin giornata solo Londra chiue in rialzo dello 0,18% mentre Francoforte lascia lo 0,68%, Parigi lo 0,44%, Milano ondeggia sul finale e termina in calo dello 0,57 per cento. Sullo Stoxx 600 (-0,3%) ha pesato il calo dei titoli minerari e dei tecnologici.
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