Corporate Venture Building cos’è
Il Think Tank, fondato da Francesca Chialà e formato da 75 leader dell’innovazione, propone l’introduzione del “Corporate Venture Building” per agevolare la collaborazione tra imprese e startup/PMI innovative. Questa strategia, focalizzata sulle imprese italiane multinazionali, mira a far crescere le imprese innovative su scala internazionale.

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.
Il venture building è un business model che punta a creare startup partendo da zero, prendendo cioè un’idea e costruendola fino a portarla sul mercato.

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Per favorire la nascita di nuove imprese, il Think Tank suggerisce dunque misure di defiscalizzazione per gli spin-off aziendali. Inoltre, propone una maggiorazione del credito d’imposta per le imprese coinvolte in attività di ricerca, sviluppo e innovazione insieme a startup e PMI innovative.
Venture Capital: motore di crescita e occupazione
Oggi il mercato italiano del Venture Capital è in uno stadio di sviluppo paragonabile alla Francia di 7 anni fa o alla Spagna di 5 anni fa. Affinché raggiunga il suo pieno potenziale, il Think Tank propone incentivi per favorire l‘acquisizione delle startup da parte delle Corporate. Questa strategia dovrebbe stimolare anche la crescita degli investimenti nei Fondi di Venture Capital, coinvolgendo investitori istituzionali quali Fondi Pensione, Casse di Previdenza, Fondazioni di origine bancaria e Assicurazioni, attraverso appositi incentivi fiscali.
Il Think Tank sottolinea anche l’importanza del collegamento tra ricerca scientifica, università e impresa. E per rafforzare questo legame, suggerisce al MIMIT interventi volti a favorire l’assunzione di professionisti con esperienza aziendale e lo sviluppo di laboratori nei Parchi Scientifici e Tecnologici dal momento che le Università non riescono a mettere i loro asset al servizio del Tech Transfer.
Good Innovation e ISO 56000: una visione condivisa
Promuovere un’innovazione sostenibile è una priorità del Think Tank, che propone l’adozione delle linee guida ISO 56000 per creare una cultura comune di management dell’innovazione. Questo approccio è allineato ai criteri ESG (Environmental, Social, Governance).
«Ringrazio il Think Tank Leonardo da Vinci per aver organizzato questo evento – ha dichiarato il ministro Adolfo Urso – che punta a fare luce su un tema fondamentale in questo tempo di transizione ecologica e digitale: l’innovazione. Il Governo è consapevole che in questo frangente il sistema produttivo è impegnato in uno sforzo senza precedenti: occorrono ingenti investimenti per superare i modelli del passato adottandone di nuovi, in grado di innescare processi crescita e renderci competitivi su un mercato che rimane globale, soprattutto sui prodotti più avanzati.
«Per i nostri sistemi produttivi – ha concluso il Ministro – la ricerca, l’innovazione e il trasferimento tecnologico diventano gli elementi centrali della politica industriale sul quale lo sforzo pubblico è essenziale per assicurare una crescita stabile e duratura, generando elevati moltiplicatori di investimento, anche all’interno del settore privato».
«L’obiettivo del nostro Think Tank” – ha affermato Francesca Chialà, founder del “Leonardo da Vinci” – è supportare, in modo trasparente, le Istituzioni e i decisori politici nel comprendere le reali necessità delle imprese e attivare una reale partnership tra pubblico e privato. Siamo un Think Tank plurale, basato sull’impegno civico, e aperto a tutte le aziende appartenenti ai vari comparti produttivi, industria, servizi, finanza e che rappresentano, in modo trasversale, l’intero sistema economico delle imprese in Italia.”