Il consiglio dei ministri ha votato alcune disposizioni urgenti per l’attuazione di una serie di obblighi derivanti pre infrazioni e infrazioni europee nei confronti dell’Italia, ma delle otto decisioni prese non c’è quella sulle concessioni balneari. Si tratta di una serie di adeguamenti di legge che consentono all’Italia di non incorrere in una serie di sanzioni che arrivano dall’Europa, per il mancato recepimento o la non attuazione di norme predisposte dall’Unione Europea.
Quali sono i provvedimenti votati
Il provvedimento votato nel consiglio delle 18 mira ad agevolare la chiusura di 8 procedure di infrazione, di 7 casi di pre-infrazione e di un caso di aiuto di Stato, nonché ad adeguare l’ordinamento nazionale a 4 regolamenti e una direttiva.
Le procedure di infrazione sulle quali si interviene sono relative a diverse materie, dall’agevolazione in materia d’imposta di registro per l’acquisto della cosiddetta prima casa alle misure di tutela nei procedimenti penali e nel procedimento di esecuzione del mandato di arresto europeo, dalla disciplina del personale volontario e a tempo determinato del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco alle misure per il miglioramento della qualità dell’aria e della prevenzione dei rischi connessi all’esposizione alle radiazioni ionizzanti.
Quanto alle procedure di pre-infrazione, si agevola la chiusura dei casi aperti alla Commissione europea in relazione alle disposizioni in materia di: garanzia dei depositi bancari; cumulo dei periodi di assicurazione maturati presso organizzazioni internazionali; pubblicità nel settore sanitario; rilascio dei passaporti; verifica dell’efficienza degli investimenti nella rete di distribuzione del gas.
Evitate otto infrazioni europee, ma i balneari possono aspettare
In conferenza stampa non è mancata naturalmente la domanda sui balneari, alla quale ha risposto il ministro Francesco Lollobrigida: “Procederemo sui balneari nel modo più rapido possibile non possono essere regolate con un decreto legge. Vi sarà una corsia preferenziale” ha detto
Quante e quali sono le infrazioni europee pendenti
Al momento le infrazioni europee pendenti dell’Italia sono in tutto 82. Tra queste c’è il mancato recepimento della direttiva UE 2021/2261 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 dicembre 2021 che modifica la direttiva 2009/65/CE per quanto riguarda l’uso dei documenti contenenti le informazioni chiave da parte delle società di gestione di organismi d’investimento collettivo in valori mobiliari OICVM, ma anche alcune norme per la protezione dei consumatori che andavano applicate. Tra le pendenze ci sono anche i ritardi nei pagamenti delle spese di giustizia, come il mancato recepimento della direttiva relativa all’emissione di obbligazioni garantite e alla vigilanza pubblica delle obbligazioni garantite. Tra queste spicca naturalmente il recepimento della direttiva che riguarda la messa a bando delle concessioni degli stabilimenti balneari.
Gli altri punti in discussione in consiglio dei ministri
Le altre questioni che verranno discusse questa sera alle 18 dall’esecutivo sono un disegno di legge con le disposizioni per il contrasto alla violenza sulle donne e contro la violenza domestica, la legge delega al governo in materia di florivivaismo, Il regolamento che riguarda l’unificazione strutturale della giunta centrale per gli studi storici e gli istituti storici, così come quello che regola l’accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalità di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi. Verranno apportate anche modifiche al Testo unico delle disposizioni regolamentari dell’Ordinamento militare, in materia di organizzazione del Ministero della difesa.