Molto spesso, specie quando i mercati internazionali vivono una fase di grande instabilità come in questi primi mesi del 2022, si sente parlare di inflazione, recessione e stagflazione. Ma cosa si intende con questi termini? Qual è il loro significato e quali le dirette implicazioni che possono avere sulla vita di tutti i giorni? Proviamo a capire insieme qualcosa di più.
Il significato di inflazione, recessione e stagflazione
Iniziamo dall’inflazione che per definizione rappresenta un progressivo aumento del livello generale dei prezzi o anche la perdita del potere d’acquisto della moneta. All’atto pratico questo scenario comporta che con la stessa quantità di denaro non è più possibile acquistare lo stesso quantitativo di beni rispetto ad un periodo precedente. A generare inflazione sono generalmente tre variabili, ovvero l’aumento della domanda che supera quello dell’offerta, l’incremento improvviso dei costi di produzione e una svalutazione della moneta.
Importante comprendere, inoltre, che l’oscillazione dei prezzi non riguarda sempre le percentuali in aumento, ma anzi può rivolgersi anche verso l’estremità opposta andando a creare così degli scenari molto diversi. Con deflazione si intende infatti un calo generale del livello del livello di prezzi. Si tratta di una fenomeno molto pericoloso per l’economia di un paese in quanto si verifica sempre in periodi di recessione economica. In quest’ultimo caso si ha a che fare con un comparto economico nazionale che ha dei livelli di produttività più bassi rispetto a quelli che si potrebbero avere usando in maniera efficiente tutti i fattori produttivi a disposizione. La recessione si contrappone dunque al concetto di crescita economica.
In ultimo, non certo per importanza, vediamo al significato della stagflazione, fenomeno che si concreta ogni qual volta si è di fronte ad un’inflazione in crescita nonostante l’economia rimanga stagnante (il Pil non cresce). I prezzi tendono dunque a salire, mentre la produzione resta bassa il che, alla lunga, porta le famiglie ad avere un potere d’acquisto inefficiente.