In Italia i clienti saranno 10 milioni e noi li stiamo conquistando

Il 2019 sarà sicuramente un anno di crescita straordinaria per il sistema dei pagamenti digitali. ma non tanto per la psd2. Per l’anno prossimo ci attendiamo che le transazioni da mobile in negozi fisici supereranno il miliardo». Alberto Dalmasso, fondatore e amministratore delegato di Satispay, è convinto che il 2019 sarà finalmente quello in cui la monetica uscirà dalla dimensione di piccolo-ma-interessante per sedersi definitivamente al tavolo degli adulti. 

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Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


Dalmasso, che 2019 ci aspetta?

L’anno prossimo vedremo un’accelerazione fortissima per quanto riguarda i pagamenti elettronici. Ma questo non tanto per la definitiva entrata in vigore della PSD2, che sarà un tema più per addetti ai lavori, ma perché il mobile payment diventerà uno standard in tante città, a partire da Milano. E per la digitalizzazione della Pa.

A questo proposito, avete di recente annunciato un nuovo servizio per i cittadini che devono effettuare i pagamenti vero la pubblica amministrazione…

Sì, con Satispay è possibile pagare il bollo auto e moto semplicemente inserendo il numero di taga. Abbiamo implementato il nostro sistema in modo che funzioni con i principali siti della Pa.

Avete partnership con 140 banche che utilizzano i vostri servizi: che rapporto vi aspettate in futuro tra fintech e istituti di credito?

Quello che posso escludere è che assisteremo a dinamiche simili a quelle che avvengono nella Silicon Valley, con i giganti che acquistano le startup per offrire i servizi accessori. Noi offriamo agli istituti di credito la possibilità di entrare in un busienss, quello dei pagamenti via mobile, che non solo conoscono poco, ma che non sono neanche attrezzati per aggredire. Grazie alle transazioni con Satispay le banche ricevono una fee che altrimenti non avrebbero. Abbiamo un transato medio di 18 euro, una cifra che prima era corrisposta cash. Dal canto loro, le banche si stanno muovendo nel fintech con poca lungimiranza: acquistano solo realtà microscopiche per poi annacquarle. E chi crea una fintech non ha gran voglia di trasferire la sua azienda a qualcuno che poi finisce per soffocarla. 

Immagino che lei sia tra questi…

Assolutamente. Noi non abbiamo alcuna intenzione di vendere Satispay. Abbiamo appena raggiunto i 400.000 utenti, ma dalle nostre stime il potenziale complessivo è di oltre dieci milioni di clienti. L’anno prossimo abbiamo intenzione di entrare in Germania per espandere i nostri orizzonti, ma l’Italia rimane il mercato di riferimento e quello con il più alto tasso di crescita, sarebbe folle abbandonarlo o anche solo trascurarlo.

(m.s.)