rincari carburanti

Oggi in consiglio dei ministri si discute dei prezzi della benzina. Dopo un incontro con il numero uno della Guardia di Finanza Giuseppe Zaffarana, che relazionerà sui controlli ai benzinai che sono in corso in questi giorni, soprattutto a Roma, dove la procura ha anche aperto un fascicolo.

Nuova operatività ristori Emilia-Romagna: banner 1000x600

Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


Il problema non riguarda solo gli automobilisti

In questi giorni i prezzi della benzina sono ritornati a salire al pompa. Secondo i rilievi di staffetta quotidiana il prezzo della benzina è arrivato a 1,82 euro/litro in ‘fai da te’, il gasolio è vicino a 1,88 euro/litro. Sul ‘servito’ siamo rispettivamente a 1,96 e a 2,02 euro/litro. I pesanti rincari influenzano anche i settori produttivi come industria e agricoltura. “In un Paese come l’Italia dove l’88% delle merci per arrivare sugli scaffali viaggia su strada – spiega in una nota Coldiretti in merito al monitoraggio della Guardia di Finanza – l’aumento dei prezzi di benzina e gasolio ha un effetto valanga sui costi delle imprese e sulla spesa dei consumatori. A subire le conseguenze dei rincari è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere attorno ad 1/3 sul totale dei costi per frutta e verdura.  Un effetto preoccupante dopo che l’impennata dell’inflazione ha già pesato sul carrello degli italiani che hanno speso quasi 13 miliardi in più per acquistare cibi e bevande nel 2022 a causa proprio dei rincari energetici e della dipendenza dall’estero, in un contesto di aumento dei costi dovuto alla guerra in Ucraina che fa soffrire l’intera filiera, dai campi alle tavole”. Secondo le previsioni i rincari potrebbero portare alla chiusura del 13% delle aziende agricole, con un terzo del totale che si trovano a lavorare in perdita.  “In tale ottica  il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) può essere determinante per sostenere la competitività delle imprese sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese e anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo – afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel chiedere di – aggiungere risorse al bando sulla logistica agroalimentare del PNRR andando a sostenere tutti i progetti presentati che arrivano a circa 1,5 miliardi di euro di investimenti tra risorse private e pubbliche”.

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I prezzi della benzina non dipendono dai gestori 

C’è anche chi tra i benzinai chiede un maggiore controllo su tutta la filiera e non solo sui benzinai. “Chi controlla gli enormi profitti delle compagnie petrolifere in un settore chiaramente strategico per il paese? – spiegano in un comunicato i sindacalisti dell’Angac –
E cosa si è fatto per limitare questo strapotere? Un esempio? Fissare un prezzo controllato in momento di emergenza in cui è chiara una situazione di esasperata speculazione”