prodotti contraffatti

Il Nucleo speciale beni e servizi della Guardia di finanza, a seguito di una indagine coordinata dalla procura di Roma, ha eseguito – con il supporto del Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche – il sequestro preventivo di 40 domini web che pubblicizzavano per la vendita online migliaia di prodotti contraffatti – tra abbigliamento,accessori, calzature, articoli sportivi e orologi – di prestigiosi marchi nazionali ed esteri. “L`operazione – spiegano gli investigatori – è il risultato del continuo monitoraggio della rete operato a livello nazionale dalle Fiamme gialle, finalizzato alla prevenzione e repressione dei fenomeni illeciti correlati alla produzione, all’introduzione nel territorio italiano, alla conseguente distribuzione e commercializzazione,sia nei mercati fisici che sulle piattaforme digitali e social network, di beni contraffatti, di prodotti non sicuri per la salute del consumatore, contenenti falsa indicazione di origine o provenienza ovvero recanti falsa indicazione made in Italy”

Quanti sono i prodotti contraffatti in Italia

Secondo i dati più recenti forniti dalla Guardia di Finanza la contraffazione contava un giro d’affari di 412 miliardi di euro già nel 2019, corrispondenti al 2,5% del commercio mondiale. Oggi l’Italia è il quarto paese al mondo per beni contraffatti, in particolare la contraffazione nei settori moda, cosmetici e arte, genera perdite per l’Italia di quasi 4 milioni di euro. La perdita calcolata in Italia a causa della contraffazione è di 225 milioni di euro all’anno e sono messi a rischio dal mercato delle produzione clandestine 5,4 milioni di posti di lavoro. Dal 2008 al 2021 in Italia si sono registrati 208 mila sequestri con 617 milioni di articoli contraffatti, per un valore economico stimato di oltre 5,9 miliardi di euro. Solo nei porti in Italia sono stati intercettati 3 milioni di prodotti irregolari nella prima metà dell’anno, con un incremento del 150% rispetto all’anno precedente. I prodotti che vengono più acquistati, anche dai più giovani, sono quelli del settore abbigliamento, ma anche gli elettrodomestici e i cosmetici.