Occhi puntati sul conflitto in Ucraina e sulla crisi energetica, innescata dall’invasione russa. L’attenzione tutta rivolta sul vertice dei ministri delle Finanze Ue, cui parteciperà anche il vice presidente della Bce Luis de Guindos. Ieri, nella dichiarazione conclusiva della riunione dell’Eurogruppo, i ministri delle Finanze hanno stabilito che i governi europei non possono proteggere completamente l’economia dall’aumento senza precedenti dei prezzi energetici e si concentreranno “su misure efficienti in termini di costi, in particolare misure di reddito eccezionali, temporanee e mirate ai più vulnerabili”.
LEGGI ANCHE: Price cap sul gas: l’intesa è ancora lontana ma si negozia
L‘altro appuntamento importante è venerdì a Praga per una riunione nella quale si discuterà delle prossime iniziative comuni per contenere l’impennata dei prezzi dell’energia, oltre che delle infrastrutture. Intanto sono state intensificate le misure di sicurezza per salvaguardare le forniture energetiche nel Mare del Nord. Proseguono, infatti, le indagini sulle esplosioni nei gasdotti Nord Stream nel Mar Baltico. Si è arrivati perfino all’invio di militari per proteggere i sistemi energetici potenzialmente vulnerabili.
LEGGI ANCHE: La transizione sarà giusta o non potrà essere
Continua la corsa del prezzo del petrolio oltre a quella del gas
Continuano intanto a salire i prezzi del petrolio dopo il rimbalzo di ieri, in vista della riunione Opec+ in agenda domani. Il cartello dei Paesi produttori da due anni limita gli aumenti di produzione per sostenere i prezzi, alla luce dell’emergenza pandemica e dell’indebolimento della domanda mondiale. Tra le ipotesi sul campo per la riunione c’è anche quella di un taglio che va dai 500mila a un milione di barili al giorno, a partire da novembre, pilotato da Mosca. Sul fronte macroeconomico, in mattinata Eurostat diffonde l’aggiornamento sui prezzi alla produzione che, da attese, dovrebbero mostrare ad agosto un’accelerazione congiunturale del 4,9%, dal +4,0% del mese precedente, e un +43,2% su base annua dal +37,9% di luglio, surriscaldati dal caro energia. La scorsa settimana l’indice dei prezzi al consumo del blocco, ha mostrato a settembre un nuovo record al 10%. Il dato più atteso è quello di venerdì sul mercato del lavoro Usa a settembre, che potrebbe fornire indicazioni sulle prossime mosse della Fed.