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MATTEO PIANTEDOSI MINISTRO DELL'INTERNO GIORGIA MELONI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO RAFFAELE FITTO POLITICO

La Crisi Energetica, il sostegno all’Ucraina oggi ancora in guerra e la semi bocciatura della manovra italiana sono i temi che il presidente del consiglio Giorgia Meloni affronterà nella giornata di oggi al Consiglio Europeo. Meloni è è arrivata in mattinata a Bruxelles per partecipare ai lavori. La prima sessione di lavoro è iniziata alle 9.30. Alle 13.15. invece, è in programma il pranzo dei membri del Consiglio europeo. Seguirà una nuova sessione di lavoro. A margine del Consiglio, Meloni terrà degli incontri bilaterali.

Crisi energetica e price cap

Al centro del dibattito nella giornata di oggi c’è senza dubbio la crisi energetica, argomento che lo stesso presidente del consiglio ha affrontato nei giorni scorsi, quando ha parlato di modifiche al price cap proposto in Europa. Una proposta che vede l’Italia alleata con i paesi del Sud Europa. “La questione energetica è estremamente rilevante. – ha detto Meloni – Quello di oggi è un Consiglio Europeo in cui dobbiamo confermare sostegno all’Ucraina e dare risposte al domino di conseguenze che questo conflitto comporta. L’Italia cercherà soluzioni comuni che siano efficaci. I temi sul tavolo sono la questione economico energetica, il sostegno all’Ucraina e il vicinato a Sud, cioè la nostra dimensione mediterranea. Il rapporto con il mediterraneo diventa importante per tutto”.

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Votare il prima possibile la legge di bilancio

Non poteva mancare un accenno al giudizio (non completamente positivo) dell’Europa sulla legge di bilancio italiana. “Siamo tra le nazioni che hanno avuto il giudizio migliore e questo chiama alla responsabilità il parlamento italiano, che dovrà provvedere a un’approvazione veloce”. Infine il presidente del consiglio italiano ha rilasciato una dichiarazione anche sullo scandalo Quatargate. “Si tratta di uno scenario preoccupante – ha detto – Le notizie che escono raccontano qualcosa che non avremmo mai immaginato. In questo momento è necessaria una reazione, perché ne va della credibilità dell’Unione e delle nostre nazioni. I contorni sono devastanti”.

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