I risultati del 2022 confermano la capacità di Intesa Sanpaolo di generare una solida redditività e di creare valore per tutti gli stakeholder anche in contesti complessi grazie al modello di business ben diversificato e resiliente, con un utile netto trainato dagli interessi netti che ha raggiunto 5,5 miliardi escludendo il de-risking Russia- Ucraina.
Nel secondo semestre 2022 la riduzione del 68% (circa 2,5 miliardi di euro) dell’esposizione verso la Russia è scesa sotto lo 0,3% dei crediti a clientela complessivi del gruppo.
L’utile netto 2022 è risultato pari a 5.499 milioni di euro escludendo 1,4 miliardi di accantonamenti / rettifiche di valore per Russia e Ucraina, superando l’obiettivo del piano di impresa 2022-2025 di oltre 5 miliardi per il 2022. L’utile netto contabile è pari a 4.354 milioni.
A quanto ammonta la proposta del saldo dei dividendi
La proposta per il saldo dei dividendi del 2022 è di 1,6 miliardi di euro, che si aggiunge all’acconto dei dividenti che ammonta 1,4 miliardi di euro, che è stato pagato nel mese di novembre del 2022, dopo che è stata deliberata l’esecuzione del buyback per il restante ammontare di 1,7 miliardi di euro autorizzato dalla bce.
Intesa Sanpaolo è pienamente in grado di continuare a operare con successo in futuro, potendo contare sui punti di forza che contraddistinguono il gruppo, in particolare la redditività resiliente, la solida patrimonializzazione, lo status di banca a “zero npl” e l’elevata flessibilità nella gestione dei costi operativi.
L’attuazione del piano di impresa 2022-2025 procede a pieno ritmo e le principali iniziative industriali sono ben avviate. La formula del piano e, in particolare, l’obiettivo di 6,5 miliardi di utile netto al 2025 sono confermati, con un’ulteriore crescita potenziale derivante dall’aumento dei tassi di interesse.
LEGGI ANCHE: Intesa Sanpaolo, la protezione si impara giocando online
L’impegno Esg di Intesa Sanpaolo
La generazione di valore per tutti gli stakeholder si fonda anche sul forte impegno esg di Intesa Sanpaolo, che nell’anno si è tradotto, tra l’altro, in un contributo economico straordinario di circa 80 milioni di euro alle persone (non dirigenti) del gruppo per mitigare l’impatto dell’inflazione e in molteplici iniziative umanitarie a favore delle persone della controllata pravex bank e della popolazione dell’ucraina. Risulta elevata anche la patrimonializzazione, che si è dimostrata largamente superiore ai requisiti normativi: common equity tier 1 ratio a regime al 13,5% deducendo dal capitale 1,4 miliardi di acconto dividendi 2022 pagato a novembre 2022, 1,6 miliardi di saldo dividendi 2022 proposto e 3,4 miliardi di buyback, senza considerare circa 125 centesimi di punto di beneficio derivante dall’assorbimento delle imposte differite attive (dta), di cui oltre 30 nel 2023-2025. Infine si è raggiunta una crescita dell’ 11,5% sul 2021 del risultato corrente lordo e del 7,4% del risultato della gestione operativa, con proventi operativi netti in aumento del 3,3% e costi operativi in calo dello 0,4%.
LEGGI ANCHE: Da Intesa Sanpaolo 35 nuovi certificati premium cash collect