Immobili, i vessati della rata mancata

Nel documento per la consultazione del marzo 2018 Bankitalia scrive: “Con riferimento agli immobili acquisiti da banche a tutela delle proprie ragioni di credito, si eliminano ….. L’OBBLIGO DI PRONTO SMOBILIZZO previsti dall’attuale normativa (…) viene chiesto di definire un programma di rientro (…) da realizzarsi in un arco di tempo ragionevole e compatibile con l’esigenza di preservare il valore di realizzo degli immobili (sulla base delle migliori prassi osservate sul mercato, di norma questo arco temporale non dovrebbe superare i quattro anni.

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Bankitalia accoglie così la richiesta che proviene dai gestori dei patrimoni immobiliari delle banche: fermiamo questa follia al ribasso innescata dagli speculatori e da chi li appoggia. Concediamo a chi deve vendere gli immobili 4 anni in cui il mercato potrebbe riassestarsi. Questo studio che si focalizza sulle esecuzioni immobiliari delle prime case di famiglia fornisce indicazioni precise sulla tragedia sociale (ed economica per i costruttori) in atto.

Gli immobili in asta sono venduti a 1/3 del normale valore di mercato, guadagnano soltanto gli speculatori che comprano alle aste. Nel 2017 hanno in mano (avendolo pagato 1,1 miliardi) un valore di 3 miliardi che, rivenduto al 70% del valore di mercato porta ad un guadagno di un miliardo. Sulle aste delle case di famiglia gli speculatori guadagnano il 25% in più di quello che recupera il creditore e sottraggono agli indebitati un terzo del valore dei loro immobili. Ecco perché i fondi avvoltoio vogliono entrare in questo Far West. Alcune disposizioni di legge degli ultimi anni hanno poi aggravato la situazione, in particolare le Leggi 132/2015 e 119/2016. I prezzi degli immobili sono drasticamente scesi, la legge bancaria imporrebbe alle banche la vendita veloce degli immobili ritornati in loro possesso, così come la tutela dei creditori impone di mettere in vendita le case di famiglia dei debitori.

Perché la soluzione che salverà il valore degli immobili delle banche non deve valere per le famiglie? Perché alle famiglie deve essere imposto l’olio di ricino previsto dalle leggi del 2015 e del 2016 con ribasso di valore del 25% ad ogni asta, con un abbattimento del valore reale che ha raggiunto spesso il 90%?

Quattrocentomila famiglie (secondo le previsioni dei centri di ricerca) che rischiano di perdere la casa valgono meno di 600 banche?

●    Anche alle famiglie devono essere concessi 4 anni per trovare un acquirente a prezzo di mercato.

●    Devono essere aboliti all’interno delle Leggi 132/2015 e 119/2016 gli articoli più violentemente contrari ad un’equità nel processo esecutivo. Il necessario processo esecutivo deve avere una sua utilità, ovverosia soddisfare il creditore e liberare il debitore dai suoi debiti. A solo titolo di esempio va abolito l’articolo che autorizza la riduzione del 25% per ogni asta.

●    Deve esserci uno strettissimo controllo sui custodi giudiziari.

●    Vanno ridotti radicalmente i costi del procedimento di esecuzione che oggi, secondo dati raccolti da un’organizzazione indipendente, assorbono il 33% del risultato finale dell’esecuzione sulle case di famiglia, contribuendo a mantenere alto il debito residuo degli esecutati.

di Giovanni Pastore