Il sovraindebitamento è legge: inserito in modo retroattivo nel provvedimento del 2012

Al sesto tentativo le norme sul sovra indebitamento, già legge nel Codice della crisi, sono diventate immediatamente applicabili grazie al loro inserimento nella legge 3 del 2012. È un grande risultato che avvicina l’Italia all’Europa,  è un grande taglio alle sofferenze di centinaia di migliaia di famiglie e PMI,  è un grande risparmio per la macchina giudiziaria. 

Si è riusciti a piegare le resistenze sotterranee che, mai contrastando nel merito la norma, ne hanno  impedito per 6 mesi la trasformazione in legge. È importante sottolineare il metodo con cui questo risultato è stato raggiunto perché la legge sul sovraindebitamento è solo uno degli strumenti legislativi e organizzativi per migliorare la condizione dei sovra indebitati italiani e garantire una più veloce ripresa economica dell’Italia.

Persone, istituzioni, associazioni sono stati capaci di convergere e collaborare su questo obiettivo. È il caso del PM milanese Roberto Fontana che, con grande sensibilità, ha portato l’adesione di molti magistrati di Cassazione e dei Tribunali fallimentari,  coinvolgendo anche gli uffici legislativi del Ministero, l’associazione culturale Favor Debitoris e la Federazione Europea per la Giustizia che hanno collaborato col senatore Pesco per i primi emendamenti, il tavolo di lavoro  sul sovra indebitamento dell’Università Cattolica  che, con la professoressa Sciarrone Alibrandi e  il supporto di docenti e magistrati, ha inserito le norme del Codice della crisi nel testo della legge 3/2012, l’impegno continuo della Caritas Ambrosiana e del suo presidente Gualzetti che hanno sostenuto con forza la norma, e infine la tenacia del senatore Pesco.