di Vincenzo Petraglia
Da qualche anno sempre più il social lending viene utilizzato nel real estate. Oggi più del 90% dei progetti in crowdfunding è stato finanziato attraverso la modalità del social lending immobiliare e sono nate piattaforme online ad hoc che fungono da punto d’incontro tra i soggetti che vogliono erogare prestiti (ogni prestito viene diviso in quote che vengono assegnate a più finanziatori) e quelli che ne hanno bisogno, che possono così ricevere denaro da più persone per la costruzione o ristrutturazione di un immobile, senza dover ricorrere a prestiti bancari. Fra queste c’è Recrowd, scale up nata nel 2018, al primo posto in Italia nel 2022 per la raccolta in crowdfunding, che ha appena lanciato la più grande operazione di lending crowdfunding nel settore immobiliare insieme a Gabetti Lab. Ne abbiamo parlato con Simone Putignano, cio e co-fondatore della società.
Avete di recente presentato in piattaforma la più grande raccolta di crowdfunding nel settore del real estate – tre operazioni da 5 milioni per un totale di 15 milioni – avendo come proponente dell’operazione Gabetti Lab…
La forza di Gabetti Lab si spiega con i suoi numeri: parliamo di un’azienda che vanta oltre due miliardi di lavori svolti, un efficientamento energetico di migliaia di appartamenti, un salto medio di classe energetica superiore alle tre unità e un costo più che dimezzato delle bollette di ogni singolo appartamento. Questa operazione offre alla nostra piattaforma un’opportunità davvero imperdibile per i nostri investitori. Parliamo di un’operazione della durata di 8 mesi, con un interesse trattabile tra il 7 e il 9% su base annua, la distribuzione mensile degli interessi e un rischio di mercato inesistente. Questa partnership porta grossissimo valore alla nostra piattaforma ma soprattutto è parte di un progetto che vede la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano…
Sono in atto importanti cambiamenti nel lending crowdfunding. Che scenari ci attendono?
Lo scenario principale che tutti attendiamo è l’entrata in vigore del regolamento europeo. Questo porterà il lending crowdfunding in un’altra dimensione in quanto diventerà un settore regolamentato e soprattutto aprirà il confronto anche con le piattaforme del Continente che al momento sono più avanti rispetto a quelle Italiane per volumi di raccolta. Quello che vogliamo fare è assumere anche all’interno di questo mercato un posizionamento importante.
Come si diventa la prima piattaforma in Italia per capitali raccolti nel 2022 nell’intero mercato del lending crowdfunding?
Il raggiungimento di questo traguardo parte dalla prima raccolta effettuata nel novembre del 2019 quando, insieme a Massimo e Gianluca, abbiamo lanciato Recrowd con l’obiettivo di offrire al popolo dei risparmiatori un’opportunità d’investimento innovativa legata ad un asset class solida come quella immobiliare. Il triennio che ci ha visto raggiungere questo risultato è sempre stato basato su una parola fondamentale: sicurezza. La sicurezza che vogliamo dare ai nostri investitori in qualsiasi investimento e progetto che presentiamo sulla piattaforma. Non abbiamo avuto fretta di diventare grandi quando abbiamo vissuto, a quattro mesi dal lancio della piattaforma, il periodo del Covid e adesso la scelta di rimanere fermi sta pagando, con solo lo 0,8% dei progetti in ritardo sui tempi di rimborso e il restante 99,2% dei progetti scaduti rimborsati in anticipo o nei tempi prestabiliti. Dietro questo traguardo passa un lavoro quotidiano di miglioramento di ogni singolo processo.
Cosa vi differenza dalla concorrenza?
La nostra è una realtà giovane composta da un team di tredici persone che ha voglia di fare e che sta contribuendo in tutti gli aspetti a questa crescita. Oltre al team, credo che il punto di forza sia il modello di lavoro creato per l’analisi e la successiva presentazione dei progetti immobiliari che vengono finanziati sulla piattaforma. Avere due società dell’importanza storica di Abaco e Patrigest, appartenenti al Gruppo Gabetti, che analizzano e valutano le operazioni è un plus molto importante. Ciò consente ai nostri investitori, grazie a un’analisi di un soggetto terzo, di poter sempre valutare al meglio ogni singolo investimento e consente a noi piattaforma di presentare sempre opportunità che hanno un rating importante. L’operazione con Gabetti Lab è la dimostrazione di come vogliamo portare nel mondo del lending e su Recrowd imprese che abbiano uno standing molto elevato e possano essere per i nostri investitori garanzia di successo. L’obiettivo è arrivare entro quest’anno a superare i 100 milioni di raccolta cumulata ed entrare all’interno di un mercato europeo, dove l’Italia è ancora poco rappresentata.