Si chiama (P)Resta a casa ed è l’iniziativa che Prestiamoci, la prima piattaforma italiana di social lending, ha messo in campo in questi giorni difficili, per agevolare tutti coloro che hanno la necessità di un prestito personale ma che preferiscono evitare di uscire di casa per recarsi fisicamente in banca. Prestito Social significa anche pubblica utilità. (P)Resta a casa nasce da una semplice osservazione: nelle filiere di prestito tradizionali sussiste sempre qualche adempimento burocratico che deve essere necessariamente svolto fuori casa.
Prestiamoci ha deciso di superare tutto questo, sfruttando le tecnologie bancarie per permettere di ottenere un prestito direttamente da casa e senza bisogno di recarsi in banca. nche nei giorni della quarantena legata al Coronavirus, sarà possibile comunque procedere con la richiesta di un prestito, a favore di chiunque si trovi combattuto fra la necessità e l’impossibilità di uscire di casa, o comunque a favore di coloro che preferiscano contenere le uscite per limitare il rischio.
Questo è possibile grazie anche all’implementazione dei servizi legati all’open banking (PSD2) che consentono a Prestiamoci, su richiesta del cliente, di accedere ai dati bancari direttamente e ottenere, per esempio, l’estratto conto necessario per la pratica di prestito. Il servizio (P)resta a casa si struttura, oltre che con la possibilità di azzerare gli adempimenti burocratici allo sportello, anche con un servizio di assistenza online.
“La capacità di lavorare al 100% a distanza – conclude Daniele Loro, amministratore delegato di Prestiamoci, su cui abbiamo investito in passato, è oggi un valore assoluto che mettiamo immediatamente a disposizione della comunità”.