Questa la sintesi dell’intervento di Carlo Bozzoli, CIO di Enel e contenuto all’interno del rapporto annuale sullo stato e le prospettive dell’Innovazione digitale del nostro Paese, presentato nel corso dell’ultimo Digital Italy Summit, il think tank promosso da The Innovation Group, in svolgimento a Roma.
Tema portante dell’evento di quest’anno: “La resilienza del digitale”, per sottolineare il ruolo fondamentale e strategico rivestito dal digitale negli ultimi mesi, un momento di sintesi e di condivisione delle più interessanti esperienze vissute nell’anno appena trascorso e di alcune proposte per accelerare la trasformazione digitale, oltre che occasione di confronto sulle prospettive di una ripartenza alimentata sia dei profondi cambiamenti avvenuti in questo periodo, sia dall’impatto degli investimenti incrementali del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
“Il PNRR, articolazione italiana del programma Next Generation EU, sancisce il ruolo della tecnologia digitale quale necessario strumento di ‘passaggio’ verso una società fortemente basata sull’utilizzo delle tecnologie digitali, sempre più determinanti nel definire la direzione dell’innovazione e della trasformazione del Paese” ha dichiarato Roberto Masiero, Presidente di The Innovation Group. “E’ da qui che siamo partiti nel costruire il think tank di quest’anno, coinvolgendo in prima persona coloro che avranno il compito di indirizzare gli investimenti, dare le linee guida per lo sviluppo dei progetti e, infine, realizzarli”.
Parlare di Economia Circolare non può prescindere dal parlare di digitalizzazione come potentissimo fattore abilitante grazie alla sua capacità di: i) innestare intelligenza nei prodotti e ridurre il loro consumo energetico; ii) trasmettere in tempo reale la loro posizione, assicurandone la tracciabilità end to end e monitorarne lo stato, permettendo di intervenire tempestivamente con manutenzioni e, quindi, di allungarne la vita.
Un modello di business circolare può definirsi come “la logica in cui un’organizzazione crea, fornisce e cattura il valore con e all’interno di cicli materiali chiusi”, di conseguenza, si evince come i modelli di business circolari siano per natura fortemente interconnessi e richiedano ai diversi attori della rete del valore di collaborare verso obiettivi comuni.
In questo scenario il ruolo della digitalizzazione è quello di consentire ad attori diversi di collaborare grazie all’esistenza di piattaforme di scambio (cedere senza nulla in cambio), di swapping (scambio tra beni di pari valore) o di looping (riciclo, riuso vero e proprio) che permettono di estendere o riaprire un nuovo ciclo di vita per un prodotto. Dalla loro diffusione nasce la Platform Economy, nuovo paradigma economico nel quale le piattaforme digitali assumono un ruolo centrale.
La prima forma di circolarità abilitata dallo sviluppo a piattaforma è nello sviluppo software. Concetti come sustainable coding si stanno affermando per identificare un nuovo modo di fare coding utilizzando microservizi, API, progettando sistemi sempre più semplici e facilmente manutenibili.
Grazie alla digitalizzazione e alle piattaforme digitali possediamo gli strumenti per la gestione dei dati che costituiscono il patrimonio genetico dei prodotti, ne forniscono la storia, la provenienza e il loro stato di salute. Big Data e Data Analytics permettono raccolta e accesso trasparente ai dati del prodotto, abilitando analisi sul comportamento e rendendo possibile l’ottimizzazione dei cicli di vita del prodotto.
Tecnologie come l’Internet of Things abilitano il tracciamento e fanno sì che i prodotti diventino dei sensori di campo, capaci di accumulare un grandissimo patrimonio informativo. La Radio Frequency Identification (RFID) aiutano a raccogliere dati su come il prodotto è stato usato e a stimare la qualità del prodotto restituito, facilitando i flussi di ritorno nella gestione del ciclo di vita del prodotto.
Accanto alle opportunità, ci sono numerose sfide da affrontare legate alla Economia Circolare e alla digitalizzazione: si va dalla necessità di pensare nuovi modelli di business in grado di estrarre valore; alla proprietà dei dati e la loro condivisione e integrazione, nonché alla collaborazione lungo tutta la filiera di un prodotto.
Se pensiamo ai dati, occorre stabilire delle regole di archiviazione e accesso per garantire i giusti livelli di riservatezza, integrità e autenticità. Si tratta di una sfida complessa perché è necessario definire requisiti di sicurezza specifici per ogni fase del ciclo di vita dei dati, dalla protezione della raccolta dati, seguita da quella dell’accesso ai dati stessi.
Un’altra importante sfida riguarda il Digital Footprint, ovvero, l’impronta energetica che viene prodotta dall’uso delle tecnologie digitali e che sta crescendo con un ritmo del 9% all’anno. Di conseguenza, nonostante l’adozione delle piattaforme IT e, più in generale, la digitalizzazione siano strumenti fondamentali per migliorare la sostenibilità globale, il loro uso massivo può mettere a rischio gli sforzi che vengono fatti in altri settori per ridurre le emissioni di gas serra, come la stessa Economia Circolare. In tal senso, è necessario che la sostenibilità e la circolarità diventino parte integrante del nostro modo di pensare, by-design, preferendo sempre modelli di business sostenibili a quelli tradizionali, la progettazione e l’adozione di piattaforme IT sostenibili, low code, a piattaforme tradizionali.
L’attitudine alla sostenibilità deve essere parte integrante della cultura, del modo di pensare. Dobbiamo alleggerire il nostro impatto sul pianeta passando dalla teoria alla pratica, riordinando la quotidianità ed eliminando il superfluo. Questa sfida è la più importante e va affrontata con urgenza e in tutti i settori del quotidiano.
Costruire e far funzionare efficacemente un sistema complesso basato su principi di Economia Circolare è una sfida per generare valore che richiede un impegno profondo sulle dimensioni tecnologiche, come dati e piattaforme, e umane, come fiducia e collaborazione. La strada alle soluzioni sostenibili deve essere quotidianamente terreno di studio, ricerca e di realizzazione.
*CIO di Enel