E’ un Azimut più forte nella governance e con numeri di tutto rispetto, quella che emerge dall’assemblea ordinaria dei soci di Azimut Holding Spa che ha approvato senza modifiche il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2018 approvato dal Cda lo scorso 7 marzo e che vede ricavi consolidati nel 2018 pari a € 748,5 milioni (rispetto a € 810,5 milioni nel 2017); reddito operativo consolidato nel 2018 pari a € 192,8 milioni (rispetto a € 278,1 milioni nel 2017); utile netto consolidato nel 2018 pari a € 122,1 milioni (rispetto a € 214,8 milioni nel 2017); utile netto consolidato normalizzato(1) nel 2018 pari a € 144,7 milioni (rispetto a 220,1 milioni nel 2017). L’utile netto della sola capogruppo Azimut Holding Spa è pari nel 2018 a € 186,3 milioni, in diminuzione rispetto ai 208,8 milioni di euro registrati nel 2017.
Arriva il dividendo (un po’ meno maxi). L’assemblea ha inoltre approvato la distribuzione di un dividendo totale ordinario di 1,50 euro per azione al lordo delle ritenute di legge (rispetto a 2 euro per azione del 2017). Il dividendo di 1,50 euro sarà pagato per un minimo di 3⁄4 per cassa e per il rimanente in azioni proprie detenute in portafoglio dalla società .L’importo della parte di dividendo da pagarsi in contanti, il valore e il rapporto di assegnazione della parte di dividendo eventualmente da corrispondersi in azioni, nonché i diritti frazionari risultanti da tale assegnazione, verranno comunicati agli azionisti e al pubblico il terzo giorno di Borsa aperta antecedente la data di stacco prevista il 20 maggio 2019 e, pertanto, il 15 maggio 2019, sulla base del prezzo ufficiale delle azioni Azimut Holding negli ultimi 5 giorni di Borsa aperta, incluso il 15 maggio 2019. La data di pagamento del dividendo in contanti e di assegnazione delle azioni è prevista per il 22 maggio 2019, con stacco cedola il 20 maggio 2019 e record date 21 maggio 2019. Sul tema del dividendo il presidente di Azimut holding Pietro Giuliani ha dichiarato in una nota che “Nonostante il 2018 sia stato impattato dal difficile andamento dei mercati finanziari globali, il gruppo sarà in grado di distribuire un dividendo di 1,50 euro per azione, che ci porta per il secondo anno consecutivo ad essere la società con lo yield più alto all’interno del Ftse Mib. Questo livello di dividendo è concepito sulla base di un utile netto di 300 milioni di euro nel 2019, anno nel quale si conclude il piano quinquennale presentato nel 2014”.
Una “manita” di top manager alla guida. L’assemblea ha espresso parere favorevole sul numero dei membri del consiglio di amministrazione nonché delle deleghe lista di candidati per la nomina del Cda presentata dall’azionista Timone Fiduciaria, che si riferisce a complessivi dodici componenti di cui dieci per la durata di 3 esercizi e 2 componenti per la durata di un esercizio. Successivamente all’assemblea si è tenuta in forma totalitaria la prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione. Per continuare a seguire la crescita e i nuovi progetti del gruppo, e come già anticipato è stata definita la nuova governance societaria con la nomina di un amministratore delegato nella persona di Gabriele Blei, al quale si affiancano come amministratore delegato e direttore generale Paolo Martini, come ad e Cfo Alessandro Zambotti e come amministratori delegati Massimo Guiati e Giorgio Medda. Più in particolare: Paolo Martini avrà̀ ampie deleghe per lo sviluppo della rete Italia nonché sul progetto Azimut Libera Impresa, oltre ad avere responsabilità̀ mondiali sul marketing. Alessandro Zambotti continuerà ad avere ampie deleghe nell’area amministrazione e finanza, allargate a livello mondiale; Massimo Guiati avrà ampie deleghe per lo sviluppo della distribuzione a livello mondiale e Giorgio Medda avrà ampie deleghe per lo sviluppo delle società prodotto a livello mondiale. “Abbiamo voluto ai vertici del gruppo manager giovani che però hanno già dato prova di sapersi muovere con abilità in diversi mercati anche molto lontani dalla nostra cultura”, ha commentato il presidente Giuliani. “Manager ai quali affidare deleghe diversificate e complementari. Il risultato che ci aspettiamo è un team coeso, affiatato, dotato di qualità imprenditoriali e in grado di affrontare con successo le sfide del prossimo decennio”.