“I mercati riflettono la realtà della situazione in cui ci troviamo e gli investitori sono comprensibilmente più cauti. Le prospettive economiche vengono costantemente riviste per via di un’ampia gamma di fonti di incertezza sia sul grado di recessione a breve termine che sul punto di svolta per la ripresa”. Il commento di Rick Lacaille, global cio di State Street GA.
I governi e le banche centrali non hanno gli strumenti per migliorare la situazione economica nel breve periodo e, giustamente, si stanno concentrando sull’emergenza sanitaria, ma possono comunque fare qualcosa per limitare i danni economici a breve che si aggravano o che diventeranno permanenti, e aiutare i mercati ad essere nella migliore condizione possibile per quando la crisi sarà finita.
Le ultime mosse delle banche centrali potrebbero non aver messo fine alle turbolenze sui mercati, ma immaginate quale sarebbe la situazione attuale se queste non avessero agito affatto. Adesso le autorità di tutto il mondo devono cooperare più che mai, mentre studiano le ulteriori mosse da implementare per far funzionare il sistema.
Si occuperanno, tra gli altri, di acquisti mirati di titoli e dell’allentamento dei vincoli regolamentari per garantire la regolarità delle negoziazioni. Ma, soprattutto, potremmo trovarci molto rapidamente nella situazione in cui una risposta fiscale coordinata da parte dei governi mondiali diventerà assolutamente necessaria.