Il “mister Apple” italiano ha casa e bottega a Napoli
Giancarlo Fimiani, Founder & CEO presso R-Store SpA

Da 70mila euro a oltre 68 milioni di fatturato in dieci anni. E, di pari passo, da 5 a 141 dipendenti dislocati nei sedici punti di vendita e assistenza aperti nel tempo in Campania, Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna e Basilicata. È il piccolo-grande miracolo compiuto dall’imprenditore napoletano Giancarlo Fimiani che ha fatto del negozio aperto con lungimiranza nel 2007 nel cuore della sua città, il primo Apple Premium Reseller nazionale: cioè R-Store. Appassionato di informatica fin da ragazzo, quando negli uffici si usava ancora la macchina da scrivere, Fimiani fondò in gioventù con alcuni amici un modulo commerciale che al tempo sembrò rivoluzionario. Uno spazio fronte strada dove poter usare i primi congegni inventati a Cupertino: i mitici MacIntosh, per scrivere e correggere tesi, relazioni, documenti e quindi stampare, archiviare, rilegare secondo le necessità. Un accenno di futuro che suscitò molta curiosità e si trasformò presto in una catena in franchising con affiliati in tutta Italia. Quell’esperienza giovanile fu fondamentale per costruire il successo futuro. Oggi Fimiani – che a dispetto dei suoi quasi 60 anni conserva l’aspetto di un ragazzone allegro e allampanato: quasi l’incarnazione dell’immagine evergreen del marchio che rappresenta – può festeggiare a ragion veduta. A parte la scommessa commerciale vinta («ma come… i computer… partendo da Napoli?»), R-Store ha allargato lo spettro dei suoi interessi anche nell’educational avviando una serie di programmi di cultura digitale con le scuole. Poi è stata la volta degli accordi con le università e principalmente con la Federico II per via della forte specializzazione, conosciuta e apprezzata, nel campo delle reti e dell’ingegneria dell’ateneo vesuviano. Tanto che quando la casa madre, Apple, un paio d’anni fa, decise di fondare in Europa un’Academy che portasse il suo nome per formare sviluppatori doc, la decisione dell’investimento cadde proprio sul fertile capoluogo campano. E come partner ideale di quella che è diventata la principale agenzia formativa del Paese nel vasto campo delle applicazioni immateriali, non poteva che essere scelto l’uomo cui è vietato dimenticare nelle sue preghiere Steve Jobs.