Memorandum Italia Marocco
La cerimonia per la firma dell’acordo di cooperazione per la formazione professionale, tra il Regno del Marcocco e la Fornacom/Cifa: da sx a dx: Vincenzo Silvestri, Andrea Cafà, Youssef Balla, Carlo Martufi, Rosario De Luca e Francesco Duraccio. ANSACOM/ANDREA MEROLA

Nel contesto della Summer School dei consulenti del lavoro, è stato siglato un significativo Memorandum di intesa tra CIFA Italia, l’Ambasciata del Regno del Marocco, la Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro e la Fondazione Lavoro dei Consulenti del Lavoro. Il Memorandum sottolinea l’importanza di promuovere la cooperazione e lo scambio tra l’Europa e il continente africano per creare una solida area euromediterranea. Uno dei punti chiave del Memorandum è il focus sul mondo del lavoro e dell’occupazione, con l’obiettivo di sviluppare un modello di politiche attive che permetta alle imprese italiane e marocchine di esprimere le loro esigenze di competenze. Allo stesso tempo, questo modello dovrebbe consentire ai cittadini dei due Paesi, dotati di competenze, di candidarsi nelle imprese in cerca di personale qualificato. La formazione professionale e la formazione continua, fornite dal fondo interprofessionale Fonarcom, giocano un ruolo fondamentale nel supportare questo progetto ambizioso.

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Obiettivo: rientrare nel Piano Mattei del governo

Andrea Cafà, presidente di CIFA Italia e di Fonarcom, si è detto soddisfatto dell’inizio promettente del progetto:“Abbiamo avviato l’esperienza con il Regno del Marocco perché è uno tra gli stati politicamente più stabili del continente africano, oltre che garante dei due accordi delle Nazioni Unite sulla migrazione regolare. Crediamo fortemente nella costituzione di un’area euromediterranea che dialoghi e costruisca comunità sostenibili e inclusive. Questa progettualità, avviata da soggetti privati che sviluppano servizi di interesse collettivo, è particolarmente idonea a promuovere la sinergia con le istituzioni ed è anche molto efficace nell’alzare i livelli dei servizi stessi destinati a imprese e cittadini”.

L’ambasciatore del Regno del Marocco, Youssef Balla, ha espresso grande soddisfazione per l’accordo:Attraverso questo memorandum oggi abbiamo avuto l’opportunità, estremamente positiva, di promuovere una riflessione comune sulle migliori pratiche di cooperazione, il che ci consentirà – è il mio auspicio – di sperimentare e, quindi, di avviare un modello economico di sviluppo e di crescita tra le nostre due economie, quella italiana e quella marocchina, di cui potranno beneficiare l’intera Africa e l’Europa”. Per Rosario De Luca, presidente della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, “il progetto va nella direzione delle attività che possono svolgersi in maniera proficua e che sono correlate alla gestione del rapporto di lavoro. Inoltre, va a completare quella parte del mercato del lavoro che riguarda la famosa frase ‘Il lavoro c’è, ma mancano i lavoratori’. L’idea alla base di questo progetto, che riguarda i lavoratori formati nei paesi d’origine, è degna di attenzione perché consente di acquisire personale specializzato, magari sfruttando anche la formazione finanziata.” Anche Vincenzo Silvestri, presidente della Fondazione Lavoro, ha apposto la sua firma su questo importante Memorandum.