Il Grande Fratello nella Cina di Xi è una cosa asfissiante

In Cina, non dare la precedenza a un pedone che sta attraversando la strada sulle strisce pedonali non significa soltanto essere incivili e rischiare una multa. Può anche comportare l’esclusione dal credito bancario. È quel che è successo a un cittadino di Yiwu, una città della provincia di Zhe-jiang: gli è stato negato un prestito perché un vigile, per il suo comportamento, gli ha detratto tre punti. Dalla patente? No, dal suo punteggio Osmanthus, un progetto di controllo sociale che ad alcuni ricorda il Grande Fratello di orwelliana memoria. Una fitta rete di banche dati per tracciare il comportamento della popolazione cinese. Ogni cittadino, a regime, dovrebbe avere il suo punteggio Osmanthus, consultabile anche da una app, sulla base dei suoi comportamenti più o meno virtuosi. I cittadini iniziano con 100 punti e possono aumentarli fino ad un massimo di 200 attraverso un “buon” comportamento. Chi ha un punteggio di almeno 100 punti si qualifica per prestiti con tassi di interesse favorevoli. Chi incappa in problemi di varia natura rischia, con l’abbassamento del punteggio, di vedersi preclusa la strada del credito. Il sistema Osmanthus è partito dalla città di Suzhou, conosciuta come “la Venezia dell’Oriente” per la sua intricata rete di corsi d’acqua. Il nome viene dal fiore profumato che la città usa come emblema. Ma nello specifico si tratta di un fiore parecchio curioso, che raccoglie dati su quasi due dozzine di metriche, tra cui lo stato civile, il livello di istruzione e i pagamenti della previdenza sociale. Il vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence lo ha bollato come possibile inizio di una distopia, appunto, orwelliana che potrebbe servire da modello per i regimi autoritari in tutto il mondo. Secondo diversi osservatori, i cinesi potrebbero finire per vivere nella paura, preoccupandosi di essere osservati in continuazione. Tanto più che Osmanthus utilizza anche la vasta rete di sorveglianza del paese – telecamere a circuito chiuso pubbliche, sistemi di pagamento e altro ancora – per monitorare i cittadini. Anche un parcheggio in sosta vietata potrebbe avere conseguenze serie: in Italia sarebbe un’ecatombe. Mentre i comportamenti virtuosi – come il volontariato, il pagamento puntuale delle bollette o l’evitare multe per i rifiuti – dovrebbero essere ricompensati con vantaggi finanziari, i cattivi comportamenti potrebbero lasciare improvvisamente i cittadini senza accesso a finanziamenti e servizi pubblici. Il rischio paventato da alcuni osservatori è quello dell’esclusione sociale della fascia della popolazione più debole, e la sua ulteriore marginalizzazione.