Il co-housing conquista Milano... e la Borsa

Roomie (brand di Fisenar S.R.L.), start-up italiana di gestione immobiliare entrata nel progetto Elite di Borsa Italiana e fondata nel 2017 da Filippo Ronfa, Loris Tessari e Alessandro Urbani, si è subito distinta nel comparto del co-living per la sua capacità di innovare il settore degli affitti diffondendo un format innovativo, in un ambito da sempre contraddistinto dal tradizionalismo e dalla rigidità. Stima chiusura 2019 di circa 4 milioni di euro e un Ebtida del 25%.
Duplice il suo target: da un lato, la community finanziaria e di investitori, interessati a valorizzare i propri asset immobiliari con rendimenti certi e sicuri; dall’altro, i giovani professionisti e gli studenti universitari o specializzandi, che cercano una soluzione abitativa calzante per le proprie necessità, con formule di co-living tipiche delle grandi capitali europee. Ad oggi, Roomie – che ha l’obiettivo di raddoppiare i propri volumi entro il 2020 – è presente a Milano con un portafoglio di circa 650 soluzioni abitative. A settembre dello scorso anno, ha  innovato ulteriormente il mercato del renting portando in Italia la formula vincente delle principali capitali europee degli Studio: monolocali di circa 30 mq, ricavati dalla riqualificazione di spazi commerciali e con servizi centralizzati che hanno riscosso grandissimo successo a solo un mese dall’inaugurazione.

Queste soluzioni abitative sono completamente indipendenti, all inclusive, provviste di tutti i comfort e non è richiesta nessuna commissione di agenzia o altri costi extra rispetto al canone mensile. Roomie si occupa di tutto: dall’apertura delle utenze, al servizio pulizie fino alle quotidiane attività di manutenzione, senza commissioni di intermediazione. Gli Studio sono ideali per giovani professionisti che non necessitano di grandi spazi, ma che vogliano una soluzione indipendente e completa di tutti i servizi. 

È di pochi giorni fa la notizia dell’ingresso nel portafoglio di i60 nuove unità abitative a Milano. Da Viale Monza a Porta Venezia, da Lorenteggio a Dateo, le nuove unità abitative acquisite sono tutte di proprietà privata: un segnale del rafforzamento della fiducia per questo tipo di investimento sempre più chiaro.

“Il rendimento che assicuriamo ai proprietari nel mettere a reddito immobili non utilizzati o scarsamente valorizzati è sempre più convincente” commentano Filippo Ronfa ed Alessandro Urbani, soci fondatori di Roomie. “Persino in queste giornate di panico per Milano, il nostro modello di business non ha avuto scossoni e non abbiamo avuto cancellazioni. A differenza degli affitti a breve, l’affitto a medio e lungo termine crea garanzie certe e offre una grande stabilità su contratti con durata fino ai 18 anni, assicurando una rivalutazione costante dell’immobile. Roomie si occupa direttamente della ristrutturazione per offrire prodotti “su misura” per il mercato: sia dal punto di vista dello studente, sia da quello dell’investitore o proprietario”.Il mercato dello student housing è in forte espansione: solo il 3,3% della domanda trova un prodotto strutturato e secondo gli operatori immobiliari, il segmento offre possibilità di sviluppo per il futuro perché risponde a strategie di diversificazione degli asset di ricerca di flussi di cassa stabili e a rischio contenuto, soddisfa la domanda crescente di soluzioni abitative di qualità e garantisce rendimenti competitivi rispetto al segmento residenziale tradizionale. (DATI Osservatorio Immobiliare Nomisma Luglio 2019.

I piani dei prossimi mesi prevedono l’espansione ulteriore del portafoglio, concentrandosi in particolare nell’acquisizione di immobili cielo-terra, per assecondare il business plan della start up che punta a raddoppiare entro la fine del 2020 il numero di proprietà gestite.