Iccrea Banca cede 1,4 miliardi di crediti deteriorati

Iccrea Banca ha concluso una nuova operazione di cartolarizzazione di crediti non performing (NPL), cedendo oltre 16 mila posizioni per una pretesa creditoria di 1,3 miliardi di euro. All’operazione multi-cedente hanno partecipato complessivamente 68 banche del gruppo cooperativo, di cui 65 istituti di credito cooperativo insieme a Iccrea Banca, Iccrea BancaImpresa e Banca Sviluppo. Il gruppo non ha comunicato il soggetto acquirente della cartolarizzazione. 

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Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


Grazie a questa ulteriore operazione abbiamo raggiunto complessivamente la soglia di circa 6 miliardi di euro di Npe ceduti nell’ultimo triennio (Mauro Pastore, dg Iccrea Bnca)

Si tratta della terza cartolarizzazione realizzata dal gruppo Iccrea assistita dallo schema di garanzia dello Stato (Gacgs) dal 2018, che ha permesso, insieme ad altre iniziative di cessione pro soluto sul mercato, di diminuire l’Npl ratio delle banche coinvolte in questo processo di de-risking dell’1,5%.

L’operazione ha visto Iccrea Banca e JPMorgan nei ruoli di co-arrangers e placement agents dei titoli emessi, mentre DoValue ha assunto il ruolo di master servicer e special servicer dell’intero portafoglio oggetto di cessione.

Al progetto hanno partecipato, inoltre, Kpmg in qualità di advisor finanziario, lo studio legale Orrick Herrington & Sutcliffe come legale degli arrangers, lo studio legale Italian Legal Services nel ruolo di legale delle banche cedenti cui si aggiungono Bnp Paribas Securities Services, Securitisation Services (Gruppo Banca Finint) e Zenith Service.

“Questa nuova cartolarizzazione è stata perfezionata in linea con il piano di dismissione degli Npe 2018 – 2020 comunicato alla Banca Centrale Europea”, spiega Mauro Pastore, direttore generale di Iccrea Banca, “e dà continuità al processo di deconsolidamento dei crediti non performing originati a seguito della crisi economica e finanziaria che ha colpito l’economia italiana. Siamo soddisfatti del processo di de-risking che stiamo realizzando. Grazie a questa ulteriore operazione, infatti, abbiamo raggiunto complessivamente la soglia di circa 6 miliardi di euro di Npe ceduti nell’ultimo triennio”.

“L’operazione appena conclusa è un’ulteriore conferma dell’impegno che Iccrea ha manifestato, in quanto capogruppo, come interlocutore unico verso tutti i soggetti istituzionali coinvolti”, ha aggiunto Giovanni Boccuzzi.

La cartolarizzazione è stata strutturata dalla finanza di gruppo di Iccrea Banca, affidata alla responsabilità del direttore centrale Andrea Torri, che nel ribadire la soddisfazione per i risultati raggiunti con questa operazione, ha confermato l’impegno della struttura nel continuare il processo di dismissione dei crediti non performing, nell’ambito di future e ulteriori iniziative.

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Iccrea Banca, quale capogruppo e lead manager dell’operazione, ha altresì supportato le banche partecipanti nell’individuazione del perimetro dei crediti oggetto di cessione, ha coordinato le attività di data remediation, data enhancement, due diligence e redazione del business plan poste in essere dal Servicer, ha assicurato la gestione del processo di analisi con le tre agenzie di rating ed ha provveduto alla strutturazione dell’operazione, sia in termini finanziari che legali.

I titoli senior e i titoli mezzanine hanno ottenuto un rating da parte delle tre agenzie coinvolte nell’operazione e rispettivamente per i titoli senior un giudizio Baa2 da parte di Moody’s e BBB da parte di Dbrs e Scope, mentre per i titoli Mezzanine il rating B3 da parte di Moody’s, CCC da parte di DBRS e B- da parte di Scope.

Iccrea Banca provvederà inoltre a gestire, per conto delle bcc partecipanti, la procedura di richiesta della garanzia presso il ministero dell’Economia e delle Finanze, supportando l’attività di indagine e di verifica posta in essere dalla società di revisione ai fini dell’attestazione dell’avvenuta derecognition contabile e gestendo, infine, il confronto con le Autorità di vigilanza per il riconoscimento, ai fini prudenziali, del significativo trasferimento del rischio.