Ha appena annullato il punto stampa congiunto che avrebbe dovuto tenere assieme al Ministro degli Affari Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, oggi a mezzogiorno alla Farnesina. Ma il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Luigi Di Maio, sullo sfondo dello scenario di guerra, resta una figura non secondaria nel contesto diplomatico internazionale che ruota attorno alla crisi russo-ucraina sfociata poche ore fa nell’operazione militare sferrata da Mosca contro Kiev, Odessa e altre città del Paese sotto attacco.
I russi contro Di Maio: diplomazia non è per i pranzi di gala
Ieri Di Maio, riferendo sulla crisi in Senato, aveva detto: «riteniamo che non possano esserci nuovi incontri bilaterali con i vertici russi finché non ci saranno segnali di allentamento della tensione, linea adottata nelle ultime ore anche dai nostri alleati e partner europei». Il ministro degli Esteri aveva aggiunto che leader europei si erano prodigati nel corso delle scorse settimane per il raggiungimento di una soluzione diplomatica della crisi, anticipando che ciò nonostante «la Russia aveva deciso di violare l’integrità dell’Ucraina». Una dichiarazione che al Cremlino evidentemente è piaciuta poco. E infatti per commentare in maniera caustica le frasi del capo della Farnesina, si è scomodato addirittura il ministero degli Esteri russo con una una nota, in risposta alla manifestata intenzione di non procedere con incontri bilaterali, nella quale viene affermato che «La diplomazia è stata inventata per risolvere situazioni di conflitto e alleviare le tensioni, e non per viaggi vuoti in giro per i Paesi e assaggiare piatti esotici ai ricevimenti di gala».
Della Vedova: Lavrov sperava di trovare Italia disunita
La Farnesina ha controrisposto in maniera che più diplomatica non si può: «No alle provocazioni, l’Italia è impegnata a trovare soluzioni diplomatiche per scongiurare una guerra». Meno politically correct invece è stato il commento di Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Esteri: «L’attacco sgangherato della diplomazia russa, guidata dal pur esperto Lavrov a Di Maio, denota la difficoltà di chi si sente scavalcato dalle decisioni solitarie di Putin. Se la Russia sperava di vedere un’Europa divisa e un’Italia titubante è rimasta delusa. Quella che per Lavrov è una colpa è esattamente il merito del governo e del ministro Di Maio, cui questo attacco rende decisamente onore».
Convocata l’Unità di Crisi alla Farnesina
Stamattina dopo l’attacco deciso di Putin, Di Maio ha pubblicato un commento su Twitter condannando fermamente l’aggressione: «L’operazione militare russa – ha twittato il ministro – è una gravissima e ingiustificata aggressione, non provocata, ai danni dell’Ucraina, che l’Italia condanna con fermezza. Una violazione del diritto internazionale. L’Italia è al fianco del popolo ucraino, insieme ai partner Ue e atlantici». Subito dopo ha convocato all’unita di crisi della Farnesina una riunione urgente di coordinamento, in video call partecipa anche l’ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo.