I capitali privati si lanciano sulla finanza sostenibile

Il nuovo corso europeo sotto la guida di Ursula von der Leyen ha sicuramente messo grande attenzione sul tema della sostenibilità, accelerandone l’implementazione con il programma Next Generation UE. Attore importante potrà essere il mercato finanziario. Attraverso l’adozione di policy Esg, Enviromental Social Governance, saranno proprio gli investitori a indicare alle imprese oggetto di finanziamento, le linee da seguire. Ma per andare al cuore del problema bisognerà mobilitare grandi risorse, così da ripensare ai luoghi del lavoro e dell’abitare. 

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Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


Si pone, al centro del cambiamento sostenibile, il tema del finanziamento alle imprese, e in parallelo, a infrastrutture e riqualificazione delle città. Più della metà della popolazione mondiale vive nelle aree urbane e le aree metropolitane sono centri di attività economica, generazione di conoscenza, innovazione e nuove tecnologie, snodo fondamentale per il rilancio di imprese e cultura. Le città influenzano la qualità della vita dei cittadini che ci vivono o lavorano e contribuiscono in modo determinante alle sfide globali, anche e soprattutto di sostenibilità. I centri urbani disegneranno quindi lo sviluppo futuro e imprenditoriale. Affinché questo sviluppo sia all’insegna della sostenibilità, ci saranno rivoluzioni nella mobilità e nei servizi. 

L’accordo tra Liuc e Unece ha portato alla nascita di un centro di eccellenza unico in tema di finanza sostenibile

Servirà investire in infrastrutture fisiche e digitali, saranno necessarie misure volte a contenere l’impatto ambientale di esercizi commerciali ed edifici. Questo genererà posti di lavoro e nuove attività, e si dovranno mobilitare consistenti capitali privati e pubblici. La finanza deve accompagnarsi a una politica economica e del territorio che indirizzi il sistema. Se prendiamo, per esempio un settore in grande crescita come quello della mobilità aerea urbana vediamo che nel 2020 i fondi hanno investito 1,15 miliardi di dollari nelle startup di questo comparto. 

Guardando anche a quanto fatto da realtà corporate, come gli investimenti di Hyundai e Toyota negli elicotteri elettrici urbani, notiamo come negli ultimi anni queste stanno ricoprendo un ruolo sempre più importante. Capitali e idee non sono e non possono più avere una connotazione locale: per questo vanno condivise best practice a livello internazionale e vi è necessità di investire su una adeguata formazione su tematiche innovative di finanza sostenibile al supporto di nuovi sviluppi. L’Italia può avere un ruolo importante in tale dibattito. La Liuc – Università Cattaneo ha recentemente siglato un accordo con Unece, la Commissione economica per l’Europa della Nazioni Unite: nasce così un nuovo Centro di Eccellenza, unico in Italia, per supportare Unece in tema di finanza sostenibile per le infrastrutture e le smart cities. Sullo scenario della pandemia Covid-19, si sono unite le forze allo scopo di supportare i governi locali e nazionali nella ricostruzione, nel rilancio, il così tanto citato recovery per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolare l’Obiettivo 11 delle Nazioni Unite relativo alle città sostenibili e agli insediamenti umani. Enfasi particolare al tema finanziario: ci sono grandi opportunità per mobilitare i capitali dei grandi fondi per le infrastrutture, ma anche di real estate e di venture capital. Attorno a progetti innovativi rinasce l’occupazione, basti pensare al potenziale della transizione energetica. Capitali ce ne sono, vanno ben indirizzati, partendo dal territorio ma con logiche necessariamente sovranazionali, europee.

* Professore Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese alla Liuc di Castellanza. è anche direttore generale dell’Aifi (Associazione italiana del private equity, venture capital e private debt)