Mazzara Daniela
Mazzara Daniela

di Daniela Mazzara*

Da qualche tempo c’è un fenomeno che preoccupa le imprese e che mette la funzione HR di fronte ad una nuova sfida: la fuga dal posto di lavoro. La great resignation, espressione coniata da Anthony Klotz della Mays Business School del Texas, è un fenomeno nato negli Stati Uniti e che ha visto nel 2021 più di quattro milioni di lavoratori abbandonare le loro aziende. Il fenomeno però sembra interessare anche l’Italia, che ha registrato oltre 1 milione di dimissioni nei primi 6 mesi del 2022. Considerando lo stesso periodo del 2018, a dare le dimissioni erano state circa 750 mila persone, quasi il 30% in meno. Un trend in crescita, dunque.

Secondo uno studio di McKinsey svolto a livello mondiale, il 40% dei lavoratori ha intenzione di cambiare lavoro nei prossimi 4-6 mesi, il 53% dei datori di lavoro ha affermato di avere un turnover volontario maggiore rispetto agli anni precedenti e il 64% si aspetta che il problema persista o peggiori nei prossimi sei mesi.

Uno studio dell’Ibm Institute for Business Value su 14 mila lavoratori di tutto il mondo ha evidenziato che le principali ragioni che portano le persone a dare le dimissioni sono rintracciabili nella necessità di lavorare in una realtà più flessibile (32%) e nella volontà di avere anche percorsi più stimolanti. Nello scegliere il nuovo posto di lavoro, quello a cui sempre più le persone prestano attenzione è l’equilibrio tra lavoro e vita privata (51%). Più del 40% del campione poi dichiara che anche l’etica e i valori perseguiti dall’azienda contribuiscono alla scelta del posto di lavoro e alla propria motivazione. Queste tendenze sono particolarmente accentuate nel mondo dei più giovani. Per Millennials e Generazione Z, infatti, è diventato sempre più centrale il tema del well-being, della sostenibilità e dell’equilibrio tra il tempo dedicato al lavoro e alla vita privata, alle proprie passioni ed esperienze personali. La pandemia ha accelerato una tendenza che era già in atto da qualche anno: ha cambiato ciò che le persone si aspettano dal lavoro e le loro priorità. I lavoratori hanno iniziato dunque a dare maggiore importanza alla qualità della professione e alla vita privata. Se fino a pochi anni fa il lavoro era il mezzo attraverso il quale generare il reddito necessario a soddisfare i bisogni propri e della propria famiglia, oggi (e probabilmente questo varrà sempre di più per il futuro) le persone (e i giovani ancora di più) sono molto meno disponibili a rinunciare o a negoziare la propria realizzazione personale e professionale, anche a fronte di una retribuzione importante. Più benessere, e meno stress sembra essere il trend.

Da qui la necessità – l’urgenza, direi – per gli HR manager di dover contribuire a costruire una relazione azienda-collaboratore che superi la logica del mero scambio “tempo – retribuzione”, e sia invece improntata sulla condivisione di valori e aspettative, unica strada per evitare di perdere i migliori talenti e compromettere il business dell’azienda. Intercettare questi nuovi desideri è la vera sfida che attende le aziende e nello specifico gli HR manager. Il Master in Human Resources Management della Liuc Business School, la cui decima edizione partirà ad ottobre 2023, è stato progettato per formare i futuri manager che dovranno rispondere a queste sfide fornendo loro profonde conoscenze sui più evoluti sistemi di gestione e di attrazione del personale e creando occasioni di confronto e dibattito con le aziende più all’avanguardia su questi temi. Il ruolo dell’HR manager in questo scenario è fondamentale: è colui che è in grado di cogliere le esigenze dei lavoratori presenti o potenziali e creare un’organizzazione e una cultura organizzativa che coniughi le nuove esigenze con la necessità delle aziende di essere sempre più attrattive e performanti. Se da un lato il fenomeno delle grandi dimissioni rappresenta un problema grave e urgente per l’economia e le imprese, dall’altro può essere visto anche come un’opportunità per proporre una nuova cornice organizzativa che definisca un nuovo modo di lavorare e in fin dei conti di vivere la vita.

*Direttore del Master in Human Resources Management della Liuc Business School