Pietro Giuliani, presidente di Azimut Holding, è probabilmente con il compianto Ennio Doris il personaggio che ha inciso di più sullo sviluppo del risparmio gestito e della consulenza finanziaria in Italia. E tra i due c’era grande stima e amicizia, al di là dell’essere a capo di due aziende storiche competitor del mercato delle reti. Giusto quindi affidare a Giuliani il ricordo del patron di Banca Mediolanum in una edizione straordinaria di che è andato
in diretta oggi e che potete rivedere al seguente link. Ecco le domande poste dal direttore di Investire Sergio Luciano e dal conduttore della puntata Marco Muffato, caporedattore di Investire.
Marco Muffato: Pietro, innanzitutto da te vorremmo un ricordo personale del grande Ennio Doris e magari che ci potessi raccontare un episodio che ritieni significativo del tuo rapporto con Ennio…
Giuliani: Ennio non potrà non essere ricordato come un gigante del risparmio gestito italiano. Ci siamo incontrati spesso fuori Italia quando eravamo in tour alla ricerca di azionisti. Era l’unico che in Italia cercava di fare sistema parlando bene dei concorrenti per esempio di Azimut come io stesso parlavo bene di Mediolanum. Lì veniva fuori la lungimiranza, la correttezza, l’imprenditorialità della persona. Facendo sistema capiva che questo ha fatto molto bene al nostro Paese e alle aziende che rappresentavamo.
Sergio Luciano: da concorrente leale che ricordo hai del Doris capo azienda? Come verrà ricordato Doris nel mondo della consulenza finanziaria e del risparmio gestito?
Giuliani: Hai sottolineato da concorrente leale, tra Azimut e Mediolanum non ci sono mai state cause e questo la dice lunga sul rispetto reciproco nonostante in alcuni momenti ci siamo fatti una concorrenza anche aspra. Ennio Doris è una persona che ha fatto più ricchi i suoi clienti, i suoi azionisti e i suoi family banker come usava chiamarli. Condividevamo la convinzione che una esposizione maggiore sulle azioni che certamente espone a volatilità nei mercati negativi e a soffrire di più era la strada maestra per creare più ricchezza per i clienti e per tutte la catena, consulenti e azionisti compresi. E ha portato avanti questa convinzioni con formule come il piano di accumulo sulle azioni, cercando e trovando valore. La sua imprenditorialità viene fuori anche nel saper applicare queste cose.
Cosa vorresti dire a Massimo Doris, che ha un compito di dare continuità all’azienda fondata da suo padre…
Ricordo i primi momenti successivi al passaggio di consegne tra Massimo Ed Ennio e sentivo dire “Eh non è il padre” con una accezione non positiva. Rispondevo: “Massimo ha altre caratteristiche che dimostrerà nel tempo”. Caratteristiche che poi ha dimostrato per esempio dando impulso alla digitalizzazione della banca. La strada di Banca Mediolanum in questi ultimi anni è stata tracciata molto bene dai Doris padre e figlio, Massimo deve solo continuarla rimanendo sé stesso. Potrà essere grande come Ennio ma in modo diverso e portando avanti questo progetto molto bello.
Giuliani ricorda Doris: “Sempre leale, capì l’importanza di fare sistema con i concorrenti”
Il presidente di Azimut Holding, nel corso della sua partecipazione alla trasmissione in video streaming di Investire, ha dedicato un pensiero anche per Massimo Doris: "La strada è stata tracciata, rimanga sé stesso e porterà avanti bene il progetto Banca Mediolanum"