Trasformare una controversia legale in un asset. Anche in Italia si fa largo il litigation funding, l’attività d’investimento tramite cui un fondo specializzato, estraneo alla controversia, sostiene le spese legali per una parte in giudizio e riceve come compenso una quota delle somme incassate dalla parte solo in caso di esito favorevole, mentre nell’eventualità di soccombenza il fondo perde l’intero investimento e la parte non sostiene alcun costo.
Ne parliamo con Giacomo Lorenzo, senior legal counsel e referente per l’Italia di Deminor, un fondo privato, una società internazionale fondata nel 1990 a Bruxelles, con un team di 43 professionisti con uffici in tutto il mondo (Milano, Londra, Amburgo, New York, Hong Kong, Madrid, Stoccolma e Lussemburgo). In Italia Deminor, che vanta un track record dell’81%, ha assunto un ruolo fondamentale in azioni collettive di alto profilo, incluso il caso Parmalat, e fornisce supporto a fondi pensione, investitori istituzionali, multinazionali, PMI, società in crisi e consumatori, che abbiano un contenzioso (meritorio) con un valore minimo di 4/5 milioni di euro.
Avv. Lorenzo, quanto vale il mercato del litigation funding?
Secondo la nostra analisi, il potenziale a livello mondiale è pari a circa 11.9 miliardi di euro, mentre i reali investimenti da parte dei fondi valgono una percentuale che si aggira tra il 20/30% di tale valore a seconda del Paese. A guidare la classifica sono gli Stati Uniti con 9.6 miliardi di euro, seguiti dall’Europa con 1.2 miliardi e dal Regno Unito con 0.7 miliardi. Sorprendente è l’incremento atteso nei prossimi anni. Sulla base delle previsioni di Deminor, questo mercato potrebbe toccare i 20.6 miliardi di euro entro il 2027.
E in Italia, cosa dicono i numeri e a chi vi rivolgete?
In Italia il litigation funding è un’industria che sta crescendo molto velocemente. Il potenziale di investimento attualmente si aggira intorno ai 185 milioni di euro e stimiamo che raggiungerà i 325 milioni nel 2027. Forniamo supporto, nel nostro Paese come in tutto il mondo (Deminor, oltre che a Bruxelles, dove ha sede l’headquarter, e Milano, ha uffici a Londra, Amburgo, New York, Hong Kong, Madrid, Stoccolma e Lussemburgo, n.d.r) a fondi istituzionali, grandi gruppi, piccole e medie imprese italiane, società in crisi e consumatori.
Che vantaggi può ricevere un’organizzazione dalla vostra attività, dalla grande azienda alla Pmi?
Il litigation funding, per la sua vera natura, consente un miglior efficientamento delle risorse economiche e favorisce l’accesso alla giustizia. Vi fanno ricorso da un lato le grandi aziende che vogliono esternalizzare sia i costi che i rischi legati all’aleatorietà del contenzioso, dall’altro le Pmi che non hanno le risorse sufficienti per affrontare e gestire adeguatamente le contese giudiziarie che le vedono coinvolte. Inoltre, Deminor consente ai suoi clienti di avvalersi di professionisti altamente qualificati, con una comprovata esperienza e conoscenza della materia su cui verte il contenzioso. Ciò sicuramente aumenta le probabilità di ottenere una vittoria in giudizio.
Le nostre eccellenze produttive sono apprezzate ed esportano nel mondo.
I nostri servizi sono essenziali per le imprese che esportano o comunque lavorano all’estero, poiché queste ultime si trovano in estrema difficoltà quando devono affrontare un contenzioso cross-border a causa degli ingenti costi, delle difficoltà di comunicazione con gli avvocati stranieri e della scarsa conoscenza della legge straniera. Deminor, ha un team di professionisti (quasi tutti ex avvocati) appartenenti a ben 19 nazionalità diverse, che possono supportare il cliente nell’instaurazione e coltivazione del contenzioso in qualsiasi giurisdizione avvalendosi del supporto dei migliori professionisti locali.
Qualche accordo noto che avete conseguito?
Ad oggi il nostro track record è dell’81%. Tra gli ultimi casi più importanti, Deminor ha svolto un ruolo cruciale nel più grande accordo transattivo in Europa, con un risarcimento di 1,3 miliardi di euro per la vicenda Fortis (oggi Ageas), la principale compagnia assicurativa belga, e ha ottenuto un risarcimento storico per alcuni investitori istituzionali nel contenzioso contro la giapponese Olympus. In Italia ha assunto un ruolo fondamentale in azioni collettive di alto profilo, incluso il celebre caso Parmalat.
Quali sono i settori di maggiore interesse per Deminor in Italia?
Attualmente la maggior parte dei casi che valutiamo in Italia riguardano i contenziosi antitrust, gli arbitrati, i contenziosi commerciali e le dispute legate alla proprietà intellettuale. Inoltre, stiamo assistendo a un crescente interesse per i nostri servizi nell’ambito delle procedure concorsuali.
Come vedono le aziende italiane il litigation funding?
L’avvento del litigation funding in Italia rappresenta uno dei cambiamenti più significativi nel panorama legale del nostro Paese. Le aziende italiane e anche gli avvocati iniziano a conoscere e a comprendere i benefici di tale strumento, che ha un impatto positivo sul bilancio e garantisce l’efficientamento delle risorse interne, oltre a garantire una gestione dei contenziosi più efficiente.