Entro il 2024 faremo a meno del gas della Russia: parola di Mario Draghi. L’annuncio arriva al meeting di Rimini, dove Draghi era stato prima di diventare presidente del consiglio, e dove torna per quella che sarà una delle sue ultime apparizioni pubbliche nel ruolo da presidente del consiglio. Se qualcuno pensa che, dismessi i panni di primi ministro, Draghi si disinteresserà dell’Italia, sbaglia di grosso, perché l’intervento al meeting di Comunione e Liberazione è  tutt’altro che distante dalle questioni della Penisola. Draghi non si limita a esporre quanto realizzato durante la sua presidenza, ma snocciola anche quali sono le partite aperte. Soprattutto sul tema energetico, che in questi giorni è all’ordine del giorno.

Nuova operatività ristori Emilia-Romagna: banner 1000x600

Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


LEGGI ANCHE: G7: Mario Draghi è ottimista sui rifornimenti di gas e grano

Verso l’indipendenza dal gas della Russia

“Le sfide sono molte e non sono di facile soluzione, – dice Draghi -. Dobbiamo continuare a diversificare gli investimenti energetici e mantenere il giusto impulso nelle riforme degli investimenti. Inoltre dobbiamo continuare ad assicurare all’Italia un ruolo nell’Unione Europea e nel patto atlantico”. Il percorso è già in parte cominciato e gli italiani hanno risposto in modo positivo. “Sono convinto che il prossimo governo – dice – supererà quelle difficoltà che appaiono insormontabili. Abbiamo registrato una aumento di richieste di allacciamenti di energia rinnovabile pari a quattro volte quelle che ci sono state nel 2020.

Se saranno realizzati i due nuovi rigassificatori, l’Italia sarà indipendente dal gas russo dall’autunno 2024. Si tratta di un obiettivo fondamentale perché la Russia non ha esitato a usare il gas in guerra. Non dovremo più essere dipendenti dalla Russia. I risultati dei nostri sforzi sono già visibili a differenza di altri paesi europei le forniture sono sempre  meno visibili. Il livello riempimento degli stoccaggi è all’80%,con l’obiettivo di raggiungere il 90%. Il governo italiano ha spinto a livello europeo per avere un tetto massimo al prezzo del gas russo, perché temiamo che Mosca possa interrompere le forniture, ma i frequenti blocchi hanno dimostrato i limiti di questa posizione. Oggi l’Europa si trova con forniture incerte e prezzi esorbitanti. La proposta per il prezzo del gas sarà presentata al prossimo Consiglio Europeo”. Sul tema dell’energia il presidente del consiglio uscente guarda anche al futuro più lontano. “La nostra proposta – continua – è quella di slegare il costo dell’elettricità da quello del gas. Il legame non ha più senso. Oggi non ha più senso che il prezzo dell’energia elettrica sia legato al prezzo del gas. qualunque sia la nostra idea avremo questa discussione al Consiglio Europeo”.

Tassare gli extraprofitti 

Il punto però più caro ai cittadini italiani è quello che riguarda i prezzi del gas e un intervento in parte è già stato effettuato dal governo Draghi. “In questa fase del ciclo economico era giusto dare e non prendere e così abbiamo fatto. Le uniche tasse che abbia aumentato sono quelle degli extraprofitti del settore energetico, che ha registrato utili senza precedenti per gli aumenti che penalizzano cittadini ed imprese. devono contribuire di più invece di rimandare ed evitare di pagare”.