La riforma del fisco potrebbe approdare in consiglio dei ministri già la prossima settimana. Ad annunciarlo è il viceministro di Economia e Finanze a margine di un evento alla Camera. Tra i punti che saranno affrontati dall’esecutivo c’è l’azzeramento dell’Iva su alcuni beni di prima necessità, ma anche uno stop delle lettere di compliance nei mesi estivi, per dare tregua ai contribuenti
Fisco: una riforma che va incontro alle fasce deboli
Aiutare le famiglie in un periodo nel quale l’inflazione è ancora molto alta è uno degli obiettivi della riforma che è in cantiere. Per questo si andrà a incidere su quella che è un’imposta che colpisce tutti, come l’Iva, perché il suo costo viene ricaricato sui beni stessi. “Sul tavolo – ha detto Leo – c’è l’ipotesi di azzerare l’Iva su alcuni beni di prima necessità”. Si tratta di “una delle ipotesi perché la normativa europea prevede anche l’aliquota zero, ma si deve lavorare”, ha affermato.
Un agosto tranquillo per i contribuenti
L’altro tema che ha affrontato il viceministro è quello della rottamazione delle cartelle. Ha, infatti, annunciato. “Vogliamo dare quiete ai contribuenti nel mese di agosto e di dicembre per fare in modo che in quei mesi non arrivino lettere di compliance”. Ha poi continuato: “Fino ad oggi abbiamo ricevuto 600mila domande di rottamazione”. Così il viceministro al Mef Maurizio Leo sui dati delle Entrate.
Quali sono i dati dell’agenzia delle entrate
Nella giornata di oggi sono stati resi noti anche i dati dell’Agenzia delle Entrate. Dei 20,2 miliardi complessivamente riportati nelle casse dello Stato lo scorso anno, 19 miliardi derivano dalle ordinarie attività di controllo, così suddivisi: 10,9 miliardi da versamenti effettuati tramite F24 a seguito di attività di controllo, 3,2 miliardi da lettere per la compliance e 4,9 miliardi da cartelle di pagamento di Agenzia delle Entrate-Riscossione. Gli incassi da misure straordinarie (pace fiscale e “rottamazioni”), invece, ammontano a 1,2 miliardi. La complessiva attività di Agenzia delle EntrateRiscossione, svolta anche per altri enti, ha consentito di recuperare 10,8 miliardi: 9,2 miliardi tramite attività ordinarie e 1,6 miliardi tramite la rottamazione-ter e il saldo e stralcio.