di Cinzia Ficco

Nuova operatività ristori Emilia-Romagna: banner 1000x600

Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


Creator Economy: un nuovo modello di business che umanizza il professionista o l’imprenditore e lo rende autorevole agli occhi dei suoi utenti digitali.

Secondo uno studio di Gem Report solo nel 2020 ha generato in Italia un fatturato di 2,6 miliardi di euro. Ma, a leggere i dati di un’analisi della statunitense CB Insights, si prepara a trasformarsi entro quest’anno in un’industria dal valore di mercato di oltre 50 miliardi di dollari. È una strategia basata sulla produzione e distribuzione di contenuti digitali (video, podcast, articoli, immagini, musica) da parte di creatori indipendenti – liberi professionisti, imprenditori, multinazionali – che spesso utilizzano le piattaforme social come principale canale di diffusione. Con due vantaggi: la rottura del monopolio dei grandi media tradizionali e la creazione di nuove opportunità di lavoro.

«Si tratta di un fenomeno relativamente recente in Italia, ma in rapida crescita – dicono Edoardo De Juliis e Marco Losso, fondatori di Delos Lab – Secondo uno studio di Hootsuite, piattaforma di gestione dei social media, nel 2020 il 67% degli italiani tra i 18 e i 34 anni ha affermato di seguire almeno un content creator, mentre il 37% ha dichiarato di seguire almeno un influencer».

In base ai dati rilasciati dall’Osservatorio Innovazione Digitale, nel 2021, in Italia circa il 21% dei professionisti del web si è dedicato alla Creator Economy. E in vari settori: arte e intrattenimento, moda, tecnologia e finanza, benessere. Come ottenere risultati? è fondamentale saper comunicare in modo efficace il proprio prodotto o servizio. Un esempio: un panettiere non deve per forza saper vendere bene il pane. Il suo lavoro è fare il miglior prodotto della zona. Per venderlo, si può sempre affidare ad altri. «Per ottenere risultati rilevanti – affermano i due – servono una particolare competenza o passione per un determinato argomento, una buona capacità di comunicazione e la predisposizione a creare contenuti coinvolgenti e di qualità. Tuttavia, molti ci sono riusciti attraverso il loro stile di vita o la loro personalità unica. Guardiamo a Ryanair, Unieuro, l’Estetista Cinica e le squadre di calcio. Su Tik Tok Ryanair ha creato un’immagine divertente e autoironica dell’azienda, personificando un aereo e utilizzando humor. Unieuro ha deciso di investire sulle attività di content creation soprattutto su TikTok e Facebook, concentrandosi sulla figura di Alessio La Padula, un dipendente dell’azienda che ha iniziato a creare contenuti divertenti e sulle piattaforme social ha raggiunto gli oltre 550 mila follower. Anche l’Estetista Cinica ha sfruttato i social media per promuovere il suo business, diventando un punto di riferimento per gli appassionati di beauty. Oltre 2 milioni di follower seguono la sua pagina Instagram. Le squadre di calcio hanno utilizzato i social media per coinvolgere i fan in modo diretto e personale. Ad esempio, il Barcellona ha più di 100 milioni di follower sui social media che seguono non solo le partite, ma anche i dietro le quinte, le curiosità e le iniziative promosse dalla società».

Ma attenzioone: «L’influencer – spiega De Juliis- è un tipo di content creator, ma il termine si riferisce a coloro che utilizzano la propria influenza sui social media per promuovere prodotti o servizi di un’azienda. Il content creator è, invece, un termine più ampio e allude a chiunque crei contenuti digitali, a prescindere dal fatto che lo faccia per scopi commerciali o meno. Mentre l’influencer è spesso limitato dal tipo di contenuti che può promuovere per le campagne pubblicitarie, il content creator ha la possibilità di esplorare tematiche diverse e creare contenuti che siano autentici per il proprio pubblico». In Italia, quando si parla di influencer, il primo nome che viene in mente è quello di Chiara Ferragni. «Invece, quando si parla di content creator è difficile individuare un leader, proprio perché il mercato è molto frammentato, è basato molto sugli interessi degli utenti e, soprattutto, la valutazione di un content creator si concentra più sui contenuti che sul numero di follower».

Quale piattaforma scegliere? Secondo uno studio di HypeAuditor del 2021 Instagram rimane la piattaforma preferita dai creatori, seguita da YouTube e TikTok. I libri o le riviste specializzate possono essere un canale efficace per i creatori di contenuti su temi specifici e per determinate nicchie di mercato. E come si elabora una strategia di successo? I fondatori di Delos Lab citano due esempi: «Federico Distefano, con il suo centro Chiropratica Distefano, grazie a un’immagine di marca più forte è riuscito a distinguersi dai suoi concorrenti. Abbiamo ceato contenuti di alta qualità pianificando campagne pubblicitarie sui social media e coinvolgendo la comunità online interessata alla chiropratica. Poi abbiamo utilizzato TikTok e Instagram come principali canali di promozione, lavorando sulla ricerca delle parole chiave  e ottimizzndoo il sito web del centro per migliorare la sua visibilità nei risultati di ricerca. Una volta raggiunto il successo sui due canali, abbiamo deciso di aprire anche il canale YouTube. In meno di due anni, Chiropratica Distefano è diventato il centro chiropratico più seguito in Italia, con oltre 800mila follower sui social media e oltre 250 milioni di visualizzazioni. Il fatturato del centro è decuplicato e Distefano ha aperto altre sedi a Milano e Cremona. Secondo lavoro, quello con il salone di bellezza Merciavous a Milano gestito da Mayra Cassano. Con il nostro approccio (identificazione del problema, individuazione del desiderio del cliente, proposta di soluzione da parte del professionista e presentazione del risultato finale) siamo riusciti a far aumentare il fatturato. Attraverso l’utilizzo di TikTok e Instagram, il salone ha accumulato milioni di visualizzazioni  e in soli 8 mesi, il salone è passato da 5mila follower su Instagram a oltre 200mila tra Instagram e TikTok. Nel suo caso abbiamo creato due format, video distinti. Il primo mostrava la consulenza di Mayra, che si distingueva per la sua conoscenza, la sua capacità di capire i bisogni del cliente. Il secondo, pubblicato a distanza di uno o due giorni, mostrava il risultato finale».

Per i due professionisti, è necessario avere una strategia ben definita e un piano d’azione chiaro e realistico. Meglio non concentrarsi solo sul numero di follower o like, ma sulla creazione di contenuti di qualità e sull’interazione con la propria audience. «Poi – aggiungono – mai vendere in modo troppo diretto i propri prodotti o servizi».