AZIENDA FARMACEUTICA

L‘innovazione farmaceutica in Italia ha portato a risultati straordinari negli ultimi decenni. Nel periodo 2002-2022, la mortalità dovuta a patologie croniche è diminuita del 40%, mentre il numero di persone che ha superato con successo una diagnosi di tumore è aumentato di oltre un milione in soli 10 anni. Questi successi sono il risultato degli sforzi congiunti dell’industria farmaceutica e del sistema sanitario italiano.

Nell’ultimo anno, il contributo complessivo (diretto, indiretto e indotto) di queste aziende al PIL è stato di 19,8 miliardi di euro, rappresentando oltre l’1% del PIL nazionale. Questo contributo è in parte dovuto agli investimenti, che nel 2022 hanno raggiunto 2,1 miliardi di euro in produzione e ricerca (il 61% degli investimenti del settore).

Libro Bianco farmaceutica, cosa dice

Per la prima volta, sono stati resi disponibili dati dettagliati sull’attività economica di queste aziende, pubblicati nel Libro Bianco intitolato “Aumentare l’attrazione degli investimenti esteri per la competitività del Sistema-Italia – Quale strategia per l’industria farmaceutica.”

Questo libro bianco è stato realizzato da The European House-Ambrosetti in collaborazione con Iapg (associazione delle aziende farmaceutiche italiane a capitale americano) e Eunipharma (gruppo delle aziende farmaceutiche italiane a capitale europeo e nipponico) ed è stato presentato alla 49° edizione del Forum Ambrosetti a Cernobbio.

Il libro bianco evidenzia che 47 aziende associate a Iapg ed Eunipharma hanno generato un valore di produzione di 29,3 miliardi di euro nel 2022 (il 60% dell’intero settore), registrando una crescita superiore rispetto ai parametri di riferimento.

Farmaceutica, investimenti record nel 2022

Nel 2022, l‘Italia è stata riconosciuta come uno dei leader mondiali nel settore farmaceutico grazie agli investimenti record. Il settore farmaceutico italiano ha investito ben 3,3 miliardi di euro, di cui 1,4 miliardi destinati agli impianti di produzione e 1,9 miliardi alla ricerca e sviluppo. Questi investimenti hanno contribuito non solo a consolidare la posizione dell’Italia nel campo dell’innovazione farmaceutica ma hanno anche creato opportunità economiche significative.

Il potenziale economico del settore

Attualmente, il settore farmaceutico rappresenta il 2% del Pil italiano. Tuttavia, il suo potenziale è ancora maggiore e può generare ulteriore crescita economica. Per sfruttare appieno questo potenziale, è necessario creare un contesto favorevole per gli investimenti stranieri e sostenere ulteriormente la ricerca e l’innovazione.

Per realizzare appieno il potenziale del settore farmaceutico, sono necessari cambiamenti significativi. Prima di tutto, è fondamentale stabilire una nuova governance che favorisca la collaborazione tra l’industria farmaceutica e il sistema sanitario pubblico. Questa collaborazione può portare a nuovi trattamenti e terapie più efficaci per i pazienti.

Spesa farmaceutica pubblica

Inoltre, è essenziale rivedere il modello di finanziamento della spesa farmaceutica pubblica per garantire un equilibrio tra la sostenibilità economica e l’accesso ai farmaci innovativi. Questa riforma potrebbe aiutare a garantire che i cittadini italiani abbiano accesso a terapie all’avanguardia.

Life Sciences, serve un piano nazionale

Infine, l’Italia dovrebbe sviluppare un Piano Nazionale delle Life Sciences per promuovere ulteriormente la ricerca e l’innovazione nel settore della salute. Questo piano potrebbe includere iniziative per attrarre investimenti esteri e supportare le imprese italiane nel campo delle scienze della vita.

In sintesi, l’innovazione farmaceutica in Italia ha raggiunto risultati eccezionali che hanno migliorato la salute pubblica e contribuito all’espansione economica del paese. Ma sono necessari ulteriori cambiamenti e investimenti strategici.