A breve sugli scaffali dei supermercati italiani si potranno trovare delle etichette che segnalano nei prodotti la presenza di farine di insetti. Saranno composte da quattro diverse specie cioè il grillo domestico, la larva gialla della farina, il verme della farina minore e la locusta. Ma in Italia diverse aziende si sono già mosse per realizzare questo tipo di produzione, che a breve sarà normata secondo le indicazioni di quattro decreti interministeriali presentati dai ministri di agricoltura, imprese e Made in Italy, e della salute Francesco Lollobrigida, Adolfo Urso e Orazio Schillaci. I decreti sono uno per insetto, con regole indicazioni e obblighi per la commercializzazione di questi prodotti per il consumo umano.
Decreti che vanno a tutela dei consumatori
L’intenzione dei quattro ministri è quella di tutelare soprattutto chi si troverà a consumare prodotti con farina (o polvere, come si preferisce chiamarla) di insetti. “Grazie al governo – dice il sottosegretario all’Agricoltura Mirco Carloni – con questi decreti continueremo a tutelare il Made in Italy. “Le etichette italiane informeranno sulle quantità, la provenienza e i rischi al consumo, come le allergie. Aiuteranno gli italiani a stare lontani da questi prodotti. Anche le etichette europee specificano gli ingredienti presenti negli alimenti ma quelle italiane saranno più chiare e precise. Inoltre, i prodotti saranno su scaffali dedicati e ognuno potrà scegliere in libertà se consumare o meno cibi con insetti, senza essere ingannato. Complimenti, quindi, al governo per questa stretta sulla farina di insetti”.
Chi sono i produttori italiani di farine di insetti
Anche in Italia iniziano a muoversi le prime startup per la produzione di farina di insetti. Una, in provincia di Macerata, la Nutrinsec, lo fa già per gli animali e sta pensando di passare a produrre per gli esseri umani. Così come un’azienda nel Torinese, la Bef Biosystems, che produce già il pane un’altra in provincia di Como la Alia Insect Farms. Secondo i calcoli di Cia Agricoltori Italiani in collaborazione con Nomisma l’aumento dei prodotti a base di insetti in Europa toccherà entro il 2030 360mila tonnellate per oltre 360 milioni di consumatori