Si scrive Factoring, si legge garantire alle imprese un flusso di cassa costante attraverso la cessione dei crediti al sistema bancario.
Una tecnicalità che in tempi incerti come quelli che dal post pandemia stanno vivendo le imprese (non solo italiane) che facilita la programmazione finanziaria delle imprese e non solo. Ad attestare la bontà dello strumento ci pensa il rapporto 2022 Assifact a cura dell’Osservatorio CrediFact dal quale si evince come anche nel 2022 l’utilizzo del factoring sia cresciuto da parte delle imprese: il turnover, cioè il flusso lordo dei crediti ceduti dalla clientela alla società di factoring, ha raggiunto quota 286 miliardi di euro a fronte dei 250,6 miliardi registrati nel 2021, con una crescita del 14,5%.
La quota complessiva delle operazioni pro solvendo (in cui il rischio di insolvenza dei debitori rimane in capo al cedente) è pari al 21% mentre quella del pro soluto (in cui il cedente si libera dai rischi legati all’adempimento del debitore), copre il rimanente 79%. Significativo il turnover riveniente da operazioni di Supply Chain Finance (reverse e confirming factoring), pari al 10% del totale.
Assifact (Associazione Italiana per il Factoring), ente costituito nel 1988 che rappresenta le principali società di factoring, banche e intermediari finanziari oltre che numerose società di servizi e studi professionali, con la sua indagine registra anche le performance dei principali player del mercato. Tra questi, particolarmente significativo è stato il risultato fatto segnare da Mediocredito Centrale – la banca per le imprese interamente partecipata da Invitalia – che è entrato in questo mercato in tempi relativamente recenti.
Il turnover della banca per le imprese nel 2022 è stato di 723 milioni di euro a fronte dei 397,7 milioni del 2021 con una crescita dell’82% (a fronte di una media nazionale del 14,5%). E il dato assume un valore ancora più importante se si considera che destinatarie di tali interventi sono principalmente le Pmi. Uno sviluppo avvenuto grazie alle operazioni pro solvendo e pro soluto e al reverse factoring che rappresenta un importante strumento nell’ambito della Supply Chain Finance, perché è capace di consolidare i legami commerciali tra i campioni di filiera di medio-grandi dimensioni e i suoi fornitori. L’operazione, promossa da un operatore di sistema come Mcc, presenta solo vincitori perché ha dato vita ad un sistema di finanziamento che consente al fornitore di essere pagato rapidamente e al cliente di ottenere uno sconto sul prezzo d’acquisto allungando al contempo i tempi di pagamento.
Questa operatività, facendo leva sullo standing creditizio del capo filiera, permette al debitore) di usufruire di una dilazione di pagamento oltre la data di scadenza concordata e garantisce al contempo al fornitore la ricezione dei pagamenti dei crediti ceduti alla banca (il factor) entro la scadenza prevista contrattualmente. Oltre alle attività di valutazione preventiva dei debitori, di gestione (controllo delle scadenze dei crediti, sollecito dei pagamenti e eventuali azioni di recupero), di smobilizzo dei crediti e di copertura contro il rischio di insolvenza dei clienti, Mediocredito Centrale tramite il factoring ha un osservatorio privilegiato per monitorare l’evoluzione delle relazioni commerciali tra fornitore e clienti che generalmente si deteriorano prima del default del soggetto finanziato. Grazie alla quantità e alla qualità delle informazioni di cui si avvale (esperienza, informazioni di carattere generale, analisi di bilancio, Centrale Rischi ecc.) può anche approntare sistemi predittivi per la valutazione di alcuni rischi specifici. Ma non solo. In rampa di lancio vi è la Digital factoring di Mcc, la piattaforma on line per migliorare e snellire il processo di gestione della liquidità con un monitoraggio costante e puntuale.
La procedura on line permetterà anche di utilizzare il Reverse Factoring, strumento importante per le filiere produttive perché consentirà alle aziende capi-filiera di richiedere alla Banca (il factor) un’assistenza completa nella gestione dei propri debiti di fornitura. Oltre a ciò, la piattaforma digitale permetterà alla Banca un’ulteriore crescita di volumi e marginalità a fronte di una semplificazione del processo di accesso al credito per le imprese.
Tornando al Reverse Factoring, il prodotto assume una duplice valenza positiva, perché può essere «costruito» prendendo il via dal cedente (ciclo attivo) oppure dal debitore (ciclo passivo). Con riferimento al ciclo attivo, il fornitore può concedere alla propria clientela, tramite il factor, ulteriori dilazioni commerciali ben oltre le scadenze convenute contrattualmente, senza appesantire la propria situazione finanziaria (oneri di dilazione a carico dei debitori-ceduti) e senza determinare squilibri nel ciclo finanziario. Dal punto di vista del debitore, invece, vi è la possibilità di usufruire di una dilazione oltre la scadenza concordata, ma con la garanzia fornita al fornitore di ricevere i pagamenti dei crediti ceduti alla scadenza prevista contrattualmente.
L’operatività garantita da Mcc copre tutte le fasi di istruttoria e preistruttoria, a partire dalla valutazione, nella quale viene svolta un’analisi preventiva dei debitori oggetti di potenziale cessione, alla gestione, in cui vi è lo svolgimento delle attività correlate con il controllo delle scadenze dei crediti, il sollecito dei pagamenti e le eventuali azioni di recupero, inducendo economie di scala, fino allo smobilizzo, che prevede la trasformazione dei crediti commerciali dilazionati in disponibilità finanziarie immediate, con la possibilità di migliorare anche gli indici di liquidità di bilancio e alla protezione, che è copertura contro il rischio di insolvenza dei clienti dell’azienda.
Nell’offerta di Mcc, oltre alle “tradizionali” attività di factoring pro solvendo e pro soluto, e quelle di Reverse factoring, stanno trovando spazio altre forme di intervento finanziario a sostegno delle imprese come il maturity factoring in cui Mcc effettua il pagamento del fornitore cedente alla scadenza originaria, assicurando la certezza dei flussi di cassa, mentre al debitore ceduto può concedere una dilazione oltre il termine di scadenza. O come gli acquisti a titolo definitivo, gli Atd, operazione pro soluto che, per le sue particolarità, permette alla controparte cedente di cancellare i propri crediti a Bilancio migliorando la propria posizione finanziaria netta.
In questo tipo di operazione di factoring, l’acquisizione dei crediti avviene attraverso il pagamento a titolo definitivo del corrispettivo in forma anticipata (sotto sconto) sulla base di un’analisi del portafoglio offerto in cessione. Mcc è infine attivo nell’ambito dell’assicurazione dei crediti, sempre attraverso la cessione, un servizio che contempla operazioni di sola garanzia, con o senza notifica, con o senza gestione del credito e senza anticipazione. Un prodotto alternativo alla classica assicurazione che permette al cedente di evitare di assicurare l’intero portafoglio clienti, consentendo di effettuare una selezione sulla base di alcune caratteristiche (per esempio tutti i clienti che hanno una grande esposizione).