contraffazione alimentare, la Russia si specializza

Il cibo Made in Italy diventa la prima ricchezza d’Italia con un valore di 580 miliardi di euro nell’ultimo anno. Inflazione e caro energia non bloccano la ripresa del settore agroalimentare nel post pandemia. A dirlo sono i dati forniti da Coldiretti in occasione dell’incontro al Teatro Manzoni di Milano con la partecipazione del presidente Ettore Prandini assieme al ministro del Turismo Daniela Santanchè, al ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida e al Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. “La ripartenza a pieno ritmo delle attività di ristorazione e accoglienza, dai ristoranti agli agriturismi, ha avuto un impatto importante sul Made in Italy a tavola che vale oggi – sottolinea Coldiretti – quasi un quarto del Pil nazionale e, dal campo alla tavola, vede impegnati ben 4 milioni di lavoratori in 740mila aziende agricole, 70mila industrie alimentari, oltre 330mila realtà della ristorazione e 230mila punti vendita al dettaglio. Non a caso il cibo è diventato la voce principale del budget delle famiglie italiane e straniere in vacanza in Italia con circa un terzo della spesa destinato per consumare pasti fuori ma anche per acquisto di alimenti o di souvenir o specialità enogastronomiche. Specialità che i visitatori esteri continuano peraltro a ricercare anche una volta tornati nei paesi di origine, con un importante effetto promozionale che spinge l’export nazionale. Il risultato è che le esportazioni agroalimentari Made in Italy hanno fatto segnare uno storico record nel 2022 raggiungendo il valore di 60 miliardi, secondo una proiezione Coldiretti su dati Istat”.

Il cibo italiano è leader mondiale, ma devono crescere i contenuti del Pnrr

L’Italia è diventata un leader mondiale nel turismo enogastronomico grazie al suo agricoltura ecologica, che conta più di 5.450 specialità prodotte secondo regole tradizionali che vengono rispettate da almeno 25 anni e censite dalle regioni. Ci sono anche 316 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg. Inoltre, l’Italia è leader nel biologico, con circa 86.000 aziende agricole biologiche, 25.000 agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, 10.000 agricoltori che vendono direttamente i loro prodotti con Campagna Amica, e numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino. “Un patrimonio del Paese che va difeso dalle difficoltà generate dall’aumento insostenibile dei costi di produzione e dalle minacce in agguato – denuncia Coldiretti, a partire dalla diffusione del cibo sintetico e dalle scelte pericolose dell’Unione Europea che penalizzano i prodotti della Dieta Mediterranea, dalle etichette allarmistiche sul vino a quelle a semaforo che bocciano alimenti come l’olio extravergine d’oliva. Per sostenere un settore cardine dell’economia e assicurare al Paese la sovranità alimentare serve ora raddoppiare da 5 a 10 miliardi le risorse destinate all’agroalimentare nel Piano nazionale di ripresa e resilienza spostando fondi da altri comparti per evitare di perdere i finanziamenti dell’Europa” ha dichiarato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.

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