Salvataggio Eurovita

Eurovita, i rischi per i risparmiatori: la deputata Luana Zanella dell’alleanza Verdi e Sinistra, dopo la risposta del sottosegretario Massimo Bitonci all’interrogazione parlamentare sua e a quella di Guerino Testa di Fratelli d’Italia, ha messo in guardia dalle conseguenze di un eventuale fallimento della compagnia. «Siamo molto, molto preoccupati, perché sono quasi 400.000 i risparmiatori coinvolti nella vicenda Eurovita, i quali vivono, come è stato detto, una situazione di massima allerta, vista la decisione di sospendere temporaneamente la loro facoltà di riscattare le polizze vita Ramo I, sottoscritte con la società. Misura molto grave, paragonabile solo al congelamento dei depositi di una banca, tanto più se aggravata dall’approssimarsi del termine di scadenza del provvedimento, cioè il 30 giugno prossimo, domani, senza ancora le dovute garanzie di recupero integrale, perché mancano circa 15,3 miliardi di euro di fondi investiti. Di questo si tratta».

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Eurovita, i rischi per i risparmiatori: la perdita parziale o totale del capitale investito

Ancora Zanella: «I risparmiatori che hanno acquistato prodotti assicurativi da Eurovita rischiano a vario titolo la perdita parziale, se non totale, del capitale investito in caso di fallimento della compagnia. Com’è noto, il fallimento di una società per legge fa venir meno l’obbligo da parte della stessa di restituire il 100 per cento del capitale. Di conseguenza, viene rimborsato il controvalore della gestione, che può essere inferiore rispetto al capitale versato, anche a fronte di un portafoglio molto conservativo come quello delle polizze Ramo I, ossia la tipologia di polizze interessate nella vicenda, che, per definizione, garantendo capitale, investono in asset che dovrebbero essere meno volatili».

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I primi atti di costituzione in mora di tutti gli istituti bancari distributori

«Per tali ragioni oggi sono in molti, anche supportati dal coinvolgimento tardivo delle associazioni a tutela dei consumatori, a scendere in campo e avviare tutte le iniziative legali del caso, compresa una class action verso banche, consulenti e intermediari che hanno collocato al pubblico le polizze Eurovita Spa. Molti di loro hanno già inviato i primi atti di costituzione in mora di tutti gli istituti bancari che hanno collocato al pubblico dei risparmiatori le polizze vita e hanno, quindi, responsabilità dirette verso i clienti, ravvisando una mancata tutela, un’omessa assistenza e una mancata informazione, diciamo pure il tradimento dell’obbligo informativo sul rischio che la società stava vivendo, come detto dal collega, già dal 2022 e sull’imminente e poi puntualmente sopraggiunto blocco dei riscatti delle polizze» ha aggiunto Zanella.