Centonovantasei società quotate per una capitalizzazione complessiva di 10,2 miliardi di euro, e ottime prospettive di una prossima ulteriore crescita: sono i numeri del mercato Euronext Growth Milan (Egm), ex Aim. Dati raccolti dall’Osservatorio Pmi Egm, centro di ricerca finanziaria curato dall’Ufficio Studi di Irtop Consulting, Ipo Partner di Borsa Italiana, boutique finanziaria leader in Italia nell’Advisory per la quotazione in Borsa delle Pmi. Euronext Growth Milan si conferma il principale canale di raccolta di capitali per la crescita delle Pmi: dal 2009 ad oggi ha accolto 279 società (compresi passaggi su Exm-Star, Opa e delisting) e la raccolta in Ipo è stata pari a circa 5,8 miliardi di euro. Nel 2023 si registrano a inizio maggio 9 Ipo per una raccolta complessiva di 84 milioni di euro: Res – Recupero Etico Sostenibile, Ecomembrane, Cube Labs, Reway Group, Creactives Group, Valtecne, Gentili Mosconi, Tmp Group, Deodato Gallery. 

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Nuova operatività ristori Emilia-Romagna

A partire dal 21 novembre ampliata l’operatività dei Ristori da €300 milioni riservati alle imprese colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna. La nuova misura, destinata a indennizzare le perdite di reddito per sospensione dell’attività per un importo massimo concedibile di 5 milioni di euro, è rivolta a tutte le tipologie di impresa con un fatturato estero minimo pari al 3%.


Un importante impulso alla crescita è atteso dalla sospirata agevolazione alla partecipazione degli enti di previdenza agli investimenti nei mercati regolamentati. «Il 2023 ha visto numerosi interventi legislativi a favore dello sviluppo dell’economia reale e della competitività del mercato dei capitali italiano» dice Anna Lambiase, founder & Ceo di Irtop Consulting. «In questo contesto, sulla base dell’ultimo rapporto Adepp, l’Osservatorio Pmi Egm stima un potenziale impatto delle masse gestite dagli enti di previdenza pari all’1,2% del patrimonio gestito, quantificabile in 1,3 miliardi di euro». Il Ddl Capitali approvato in data 11 aprile 2023 dal Consiglio dei Ministri ha introdotto, per agevolare la partecipazione degli investitori istituzionali nei mercati regolamentati ai sensi della definizione T.U.F., l’estensione della qualifica di investitore professionale di diritto privato anche agli enti previdenziali privati e privatizzati. Inoltre, il Ddl delega della riforma del sistema tributario, approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 marzo u.s. e presentato alla Camera dal Ministro dell’Economia e delle Finanze il 23 marzo u.s., prevede una tassazione agevolata sui rendimenti finanziari delle Casse di previdenza che viene allineata al trattamento tributario dei Fondi pensione (dal 26% al 20%).

L’Osservatorio Pmi Euronext Growth Milan di Irtop Consulting ha svolto un’analisi sul potenziale impatto che tale normativa potrebbe avere sull’afflusso di capitali destinati all’economia reale e in particolare alle Small Cap di Borsa Italiana. Secondo i dati del “XII Rapporto Adepp sulla previdenza privata” il Patrimonio delle Casse di Previdenza si attesta nel 2021 a 107,9 miliardi di euro. In particolare, gli investimenti in azioni ammontano complessivamente a 20,6 miliardi di euro (19% dell’intero patrimonio), di cui la componente azionaria diretta, pari a 7,8 miliardi, ne costituisce il 38% e il 7,2% del patrimonio complessivo, mentre la componente azionaria dei Fondi di investimento mobiliare, pari a 12,8 miliardi di euro, ne costituisce il 62% (11,9% del patrimonio complessivo). Secondo l’Osservatorio Pmi Egm, applicando al patrimonio investito in azioni nel 2021 le regole dei Piani individuali di risparmio (Pir) a lungo termine introdotti dalla legge 11/12/2016, n. 232 (1), l’impatto su questo universo investibile sarebbe quantificabile in 4,3 miliardi di euro. In uno scenario conservativo, ipotizzando che solo il 30% di tale importo venga destinato alle Small Cap del listino principale e del mercato Egm (escludendo le Mid cap), è possibile stimare un impatto potenziale quantificabile in 1,3 miliardi di euro, pari all’1,2% del patrimonio complessivo degli enti previdenziali.

«Il mercato Egm negli ultimi anni ha visto una significativa crescita degli investitori istituzionali sia italiani che esteri, con un investimento complessivo in crescita del 30% dal 2019» rimarca Lambiase. «Tra gli investitori più attivi Mediolanum, Algebris Investments, First Capital, Azimut, Government of Norway, BPER Banca, AcomeA, Axa e Julius Bär Gruppe. Egm ha cosi beneficiato di capitali per la crescita per circa 5,8 miliardi di euro, il che lo configura come mercato virtuoso che cresce con successo, crea ricchezza e lavoro per il suo territorio e il nostro Paese in una logica di sviluppo ed equa redistribuzione della ricchezza». 

Il mercato Euronext Growth Milan ha registrato un notevole sviluppo a partire dal 2016, grazie all’effetto combinato dei Pir e del credito di imposta sui costi di Ipo: +156% in termini di società quotate e +252% in termini di capitalizzazione rispetto al 31 dicembre 2016. Egm si è evoluto incrementando l’eterogeneità settoriale e territoriale delle Pmi. In termini di società quotate i settori più rappresentati sono Tecnologia (22%), Industria (17%), Servizi (13%) e Finanza (11%); le regioni più rappresentate sono Lombardia (43%), Lazio (13%) e Veneto ed Emilia Romagna (entrambe 9%). Egm ha contribuito alla crescita del mercato regolamentato con 24 società che hanno perfezionato il translisting su Exm/Star. La capitalizzazione complessiva al translisting era pari a 5,4 miliardi di euro, per una media di 225 milioni di euro: al 5 maggio 2023 le 21 società quotate sul mercato principale capitalizzano complessivamente 8,8 miliardi di euro, registrando una performance media dal translisting pari a +106%. Egm ha altresì registrato 21 Offerte pubbliche di acquisto (Opa), 35 delisting e 3 fusioni.

«Ci auguriamo che il mercato continui a crescere anche in futuro, facilitando l’accesso delle imprese che puntano ad aumentare la propria competitività mediante il ricorso alla quotazione e ampliando la tipologia di soggetti istituzionali presenti con una filosofia di investimento a medio-lungo termine» aggiunge il Founder & Ceo di Irtop Consulting. «In coerenza con il Ddl Capitali gli enti previdenziali potranno svolgere nel prossimo futuro un ruolo trainante per lo sviluppo dell’economia reale e in particolare per questo listino dedicato alle Pmi, dove è possibile individuare eccellenti opportunità di investimento anche grazie all’elevata dinamicità in termini di operazioni di Ipo, ben superiore al listino principale».