Estate 2022 carovita vacanze italiani

Il carovita non ferma la voglia degli italiani di andare in vacanza nell’estate 2022 che, oltre al forte aumento dei prezzi dei beni di consumo, deve fare i conti anche con la guerra e la pandemia da covid-19, che nelle ultime settimana ha ripreso a far sentire la sua virulenza. Sono due su tre gli italiani che hanno giù deciso di andare in vacanza, con il mare preferito alla montagna e alle città d’arte e l’affitto di case prediletto rispetto agli alberghi, specie nella fascia degli under 35. Sono questi alcuni dei dati riportati nella terza edizione della ricerca sulle vacanze degli italiani condotta da Quorum/YouTrend per conto di Wonderful Italy.

Italiani in vacanza nell’estate 2022 malgrado il carovita

I dati di Quorum/YouTrend trovano conferma anche nell’indagine di Demoskopika, secondo la quale i pernottamenti prenotati sarebbero arrivati a 343 milioni, il che vuol dire un +11,8% rispetto al 2021, ma ancora troppo poco per tornare ai livelli pre pandemici. C’è poi la guerra e, prima dell’inizio del conflitto in Ucraina, si era stimata una spesa per le vacanze degli italiani nel 2022 di 26 miliardi di euro, scesa di 180 milioni con l’invasione della Russia.

Ma dove andranno in vacanza gli italiani nell’estate 2022? Secondo il sistema informativo sulle operazioni degli enti pubblici, Siope, quasi il 90% dei 30 milioni di italiani che hanno scelto di andare in vacanza nei prossimi mesi rimarranno in Italia. Il dato trova conferma nell’analisi di Confesercenti, secondo la quale il 61,6% delle presenze turistiche in Italia saranno dovute ad un turismo interno, mentre il 38,4% sarà frutto di domanda estera. Nel 2019, ultimo anno senza covid-19, il nostro Paese aveva avuto un più massiccio turismo internazionale, con la percentuale che era stata pari al 47,1%, contro il 52,9 % di quello nazionale.

Ma come influiscono il carovita, la guerra e il covid sulla voglia di vacanze estive degli italiani? A rispondere è il primo sondaggio cui abbiamo fatto menzione, quello di Quorum/YouTrend: il 74% del campione intervistato ha dichiarato che il carovita influisce sulla scelta di andare in vacanza. La quota scende al 55% in riferimento a coloro che risentono nella scelta del covid-19 e al 47% se si pensa al riscaldamento globale e alla guerra in Ucraina. Indicativo è poi la ripartizione delle preoccupazioni rispetto alla fascia d’età: i più giovani temono l’aumento dei prezzi, mentre i più adulti le ripercussioni e i possibili sviluppi della guerra in Ucraina.

Da Quorum/YouTrend emerge poi che ben il 40% dei vacanzieri, pur rimanendo in Italia, andrà in destinazioni a più di 500 km dal proprio domicilio, con Sicilia e Puglia che primeggiano tra le mete. La scelta del mare è la più gettonata, con la percentuale che sale di ben 13 punti percentuali rispetto allo scorso anno. A risentirne sono soprattutto la montagna, che passa dal 19% del 2021 al 13%, e le città d’arte, dal 10% al 6%. Infine, per quanto riguarda gli alloggi, 1 italiano su 4 preferisce le case vacanza agli alberghi, specie nella fascia under 35.