Elezioni accordo Letta Calenda

Dopo giorni di attesa e veti su vari aspetti legati all‘accordo, il leader di Azione Carlo Calenda e il segretario del Partito Democratico Enrico Letta hanno raggiunto un’intesa strutturale per correre insieme alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. L’ok delle parti è arrivato al termine di una lunga mattinata di confronto tra i due leader, cui si è aggiunto anche Benedetto Della Vedova di +Europa. Il centrosinistra, dunque, si compatta e si estende ora da Fratoianni e Bonelli (Sinistra Italiana – Verdi) ad Azione, passando per Impegno Civico di Di Maio e Demos. Fuori dalla coalizione resta Italia Viva di Matteo Renzi che, nei giorni scorsi, aveva detto di essere intenzionato a parlare con Calenda per la costituzione di un nuovo centro, il cosiddetto terzo polo.

Elezioni 2022, accordo tra Letta e Calenda

“Abbiamo dimostrato un grande senso di responsabilità – ha detto il segretario dem Enrico Letta in conferenza stampa – L’Italia conta molto di più rispetto ai singoli partiti. Non è immaginabile che dopo l’esperienza del governo Draghi l’Italia passi ad un governo delle destre”.  “Oggi si riapre totalmente la partita”, ha detto invece Carlo Calenda, che ha dunque superato alcuni scogli che fin qui avevano complicato il buon esito dell’intesa.

Ma cosa prevede il patto tra Pd, Azione e + Europa? “Le parti condividono e si riconoscono nel metodo e nell’azione del governo guidato da Mario Draghi. I partiti che hanno causato la sua caduta si sono assunti una grave responsabilità dinanzi al Paese e all’Europa”, recita l’accordo preso che chiarisce anche come verranno ripartiti i collegi.

“La totalità dei candidati nei collegi uninominali della coalizione – si legge – verrà suddivisa tra Democratici e Progressisti e Azione/+Europa nella misura del 70% (Partito Democratico) e 30% (+Europa/Azione), scomputando dal totale dei collegi quelli che verranno attribuiti alle altre liste dell’alleanza elettorale. Questo rapporto verrà applicato alle diverse fasce di collegi che verranno indentificati di comune intesa”.