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Il ministro allo Sviluppo Economico Gilberto PIchetto Fratin

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto, ha recentemente spiegato in un’intervista a “Mf” che l’Unione Europea si sta comportando come uno Stato federale, per la prima volta nella storia, a causa dei cambiamenti geopolitici e della crisi energetica che hanno portato a un cambiamento del quadro europeo nell’ultimo biennio. Questo ha portato all’introduzione di Recovery e NextGenerationEu, che rappresentano una svolta significativa nella politica europea.

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“Arriviamo adesso – continua – al React-Eu che va ad aggiungersi per contrastare gli effetti messi in campo dagli Stati Uniti d’America con l’intervento massiccio dello Stato nell’economia reale, giustificato dall’emergenza e dalla riduzione dell’inflazione. Questo impone anche all’Unione Europea un cambiamento di paradigma”. La divisione in Europa è, però, sui meccanismi da adottare: “Siamo dalla parte dei Paesi che hanno sempre criticato il vecchio criterio degli aiuti di Stato, il modello che l’Ue applicava, molto rigoristico. E chiederemo una maggiore flessibilità. Ci si rende conto che è assolutamente necessario intervenire sui grandi sistemi produttivi industriali perché il rischio che corriamo è quello di una delocalizzazione che abbiamo sempre immaginato verso Oriente, mentre oggi corriamo anche il rischio della delocalizzazione a Occidente”.

Un intervento di revisione del Pnrr

Pichetto osserva inoltre che “siamo in una fase di verifica del Pnrr. Il RepowerEu porta poco meno di 3 miliardi, ma la valutazione va fatta globalmente sulle priorità e tenendo conto di alcune difficoltà di percorso. Il Pnrr è stato pensato in un momento in cui non c’era la crisi energetica e pertanto va rivisto”. L’obiettivo è quello di velocizzare le procedure: “Abbiamo in cantiere, nel limite del possibile, una serie di interventi anche di tipo normativo. Ci sarà anche un intervento molto massiccio di ordine finanziario. Vorrei ricordare che a giorni, non a mesi, come dicastero firmerò il decreto sulle cosiddette comunità energetiche rinnovabili che prevede lo stanziamento di 2 miliardi e 200 milioni“, ha concluso Pichetto.