Tim ha ricevuto dal fondo americano Kkr una richiesta di proroga dell’offerta non vincolante sulla rete presentata il primo di febbraio. L’offerta originale aveva una validità di 4 settimane, ma Kkr ha chiesto un rinvio. La nota diffusa nella tarda serata di ieri riferiva all’offerta indicativa e non vincolante presentata da Kkr in data primo febbraio 2023, confermando la richiesta di proroga.
“Facendo seguito al comunicato stampa del 6 febbraio 2023, Tim informa di aver ricevuto una lettera da Kkr con cui la stessa ha prorogato il termine di tale offerta al 24 marzo 2023. Secondo quanto indicato nella lettera, la proroga del termine è dovuta ad una richiesta del Governo di disporre di ulteriori quattro settimane per effettuare una analisi congiunta degli aspetti pubblicistici dell`operazione concernenti i poteri esercitabili dal Governo nel settore”. Kkr ha confermato la propria disponibilità a mantenere un dialogo costruttivo con Tim e a procedere con le attività di due diligence. Tim ha confermato che il consiglio di amministrazione si riunirà comunque il 24 febbraio 2023 per discutere dell’offerta non vincolante di Kkr e prendere le decisioni del caso.
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La richiesta di proroga a Tim non fa slittare il cda di venerdì
TIM conferma che il Consiglio di Amministrazione si terrà comunque il 24 febbraio 2023 per discutere dell’offerta non vincolante di KKR e assumere le decisioni del caso, sull’offerta che è di 20 miliardi di euro. A inizio settimana il cda di Kkr ha incontrato anche i rappresentanti del Ministero di economia e Finanze, che stanno seguendo da vicino la partita dell’ingresso del gruppo americano in Tim. Prima ci conoscere il futuro della società di telefonia italiana si dovrà aspettare comunque un altro mese, quando arriverà la richiesta definitiva. L’offerta non vincolante è per l’acquisto di una partecipazione in una costituenda società coincidente con il perimetro gestionale e infrastrutturale della rete fissa, inclusivo degli asset e attività di FiberCop, nonché della partecipazione in Sparkle (la cosiddetta Netco).
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